di Franco De Marco
Sin dal taglio del nastro “La ricerca della bellezza. La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Lotto a Morandi”, la grande mostra di pittura e scultura aperta al Palazzo dei Capitani (leggi qui), ha avuto una immediata grande eco sugli organi di stampa nazionali.
Il Corriere della Sera gli ha dedicato un’intera pagina (“Storie d’arte e di passione. Da Lotto a Giorgio Morandi”) a cura di Stefano Bucci. Lo stesso il Giornale” (“Tutte le donne di Sgarbi e molte altre opere d’arte”) con uno stralcio dell’intervento del critico d’arte Alvar Gonzalez-Palacios presente nel bellissimo catalogo della mostra curato da Pietro Di Natale edito da “La Nave di Teseo”. Il Tg2 gli ha dedicato pure un ampio servizio. Di sicuro tanti altri servizi giornalistici, a livello nazionale, seguiranno.
L’operazione, voluta dall’Amministrazione comunale, ha insomma dato immediatamente dato ottimi riscontri sugli organi di informazione. L’obiettivo è di proiettare la città, grazie alla qualità delle opere esposte e anche e forse soprattutto al nome di Vittorio Sgarbi, curatore dell’esposizione, nel gotha delle esposizioni italiane attirando in città un flusso turistico prima inesistente.
L’obiettivo di “Contemplazioni”, che si è accollata la produzione, a cui vanno gli incassi, è raggiungere almeno 50.000 visitatori fino a settembre 2022. L’investimento complessivo, forse il maggiore in assoluto per un evento culturale nel capoluogo piceno, è di circa 250.000 euro con principale sponsor la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno (95.000 euro), a seguire la Regione Marche (80.000) e il resto diviso tra Comune, Camera di Commercio delle Marche, Bim Tronto, Intesa Sanpaolo e Graziano Ricami.
Il Comune ritiene sostanzialmente di aver fatto un ottimo “affare” spendendo di tasca sua una somma modesta grazie alla disponibilità della Fondazione Cavallini Sgarbi e alla generosità degli sponsor (più di tutti la Fondazione Carisap). Indubbiamente Ascoli si trova ad offrire per un anno e mezzo una esposizione di altissimo livello e con un testimonial, Vittorio Sgarbi, che, come noto, offre le più ampie garanzie di “ritorno”.
«Sgarbi – afferma il sindaco Marco Fioravanti – è un testimonial delle bellezze di Ascoli che sempre esalta appena se ne offre l’occasione appoggiando presso le sedi istituzionali le iniziative culturali della città e del territorio. E’ in questo quadro che si iscrive la scelta di eleggere la città delle cento torri quale sede per una lunga esposizione delle opere appartenenti alla Fondazione Cavallini Sgarbi che riunisce nel nome dello storico dell’arte e della madre Rina Cavallini i frutti delle loro appassionate ricerche nel mercato antiquario internazionale. Grazie alla loro complicità, infatti, hanno dato vita ad una straordinaria raccolta spesso riportando nel nostro Paese quanto era andato disperso».
Dice ancora il primo cittadino: «Questo evento arricchisce le proposte che la nostra città intende offrire ai turisti nei prossimi mesi in preparazione degli altri eventi legati alla candidatura di Ascoli a capitale italiana della cultura 2024: un obiettivo ambizioso ma non impossibile per una città che da vari anni si segnala in ambito nazionale per la programmazione di eventi culturali di qualità».
Con una battuta durante la presentazione della mostra anche il professor Stefano Papetti, curatore delle collezioni comunali, ha sottolineato il ruolo trainante di Sgarbi: «Ha fatto più lui come testimonial delle bellezze delle Marche che tanti testimonial prezzolati».
Insomma, Ascoli scommette su Vittorio Sgarbi e la “Ricerca della Bellezza”.
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