I dipendenti Whirlpool durante una manifestazione di due anni fa
di Maria Nerina Galiè
Allarme rientrato nello stabilimento Whirlpool di Comunanza: sono tutti i negativi i tamponi antigenici rapidi a cui sono stati sottoposti 57 dipendenti, scelti a campione, oggi 14 giugno. Lo screening è stato attivato dall’azienda, d’intesa con le Rsu ed il medico competente, a seguito del piccolo focolaio Covid che, dai primi di giugno, ha interessato il sito produttivo piceno.
Restano 11 i casi confermati, alcuni dei quali emersi proprio dalla prima tranche di tamponi chiesti dall’azienda dopo i primi casi. Lo screening, in quel caso, era mirato ai colleghi che, da intervista fatta ai contagiati, potevano avere avuto contatti “a rischio”. Alcuni dei positivi sono congiunti.
Tra le misure di prevenzione ulteriormente adottate all’interno dello stabilimento la scorsa settimana, il potenziamento dei protocolli, con il divieto di sostare nell’area ristoro, se non per il tempo necessario ad approvvigionarsi dello snack, e di fumare nell’apposita sala.
«Abbiamo avuto di nuovo conferma (a settembre si era verificata una situazione analoga, ndr) che il protocollo funziona ed il luogo di lavoro si è dimostrato sicuro», sono state le parole di Francesco Conti, responsabile del personale dello stabilimento Whirlpool di Comunanza.
«Per noi – ha aggiunto il dirigente – la salute e la sicurezza dei lavoratori vengono prima di ogni altra cosa. Non a caso il “Safety First” è il nostro motto e ogni staff meeting inizia sempre dalla sicurezza. Il resto della discussione, per affrontare temi relativi a qualità, produzione e altro, arrivano dopo aver chiarito tutti gli aspetti della sicurezza.
Questo vale per lo stabilimento di Comunanza ma anche per tutta la Whirlpool».
m.n.g.
Covid, contagi alla Whirlpool di Comunanza: l’azienda rafforza i protocolli
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