Frodi e infiltrazioni criminali:
la Guardia di Finanza picena
in prima linea per la ripartenza

ASCOLI - Il punto sull'intensa attività svolta nel 2020, sia sul fronte del contrasto alla pandemia da Covid che della tutela di patrimonio e sicurezza pubblica, in occasione del 247esimo anniversario della fondazione del Corpo. Presente anche il prefetto De Rogatis
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Una celebrazione sobria, come pandemia da Coronavirus comanda, ma non meno rappresentativa per il 247esimo anniversario della fondazione del Corpo di Guardia di Finanza.

La Caserma “Colle San Marco”, sede del Comando Provinciale Ascoli, ne è stata teatro oggi, 23 giugno, lalla quale ha partecipato anche il prefetto Carlo De Rogatis.
La nascita della Guardia di Finanza (1774), fu il primo esempio in Italia di un Corpo speciale istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare.

Nel corso del suo intervento, il Comandante provinciale, colonnello Michele Iadarola, ha sottolineato come il Corpo è fortemente chiamato a supportare il processo di rilancio del sistema produttivo del Paese, intercettando per tempo eventuali tentativi di infiltrazione o di ingerenza delle organizzazioni criminali nel tessuto imprenditoriale ed impedendo che i capitali di origine illecita vengano immessi nei circuiti dell’economia legale, attraverso la concessione di prestiti usurari o l’acquisizione di imprese in condizioni di difficoltà e vulnerabilità.
L’evento di oggi è stato anche l’occasione per fare il punto sulle attività svolte dalla Fiamme Gialle picene nell’anno 2020.

Il colonnello Iadarola

CONTRO LA CRIMINALITA’ ECONOMICA ED ORGANIZZATA – Nel corso del 2020 i reparti del Comando Provinciale hanno eseguito oltre 11.000 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, 412 interventi operativi e 163 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI – La Guardia di Finanza di Ascoli è stata impegnata in interventi mirati e selettivi, per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.

Nel 2020 sono stati scoperti 7 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’amministrazione finanziaria (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 16 lavoratori in “nero” o irregolari.
Sono state eseguite, inoltre, 21 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 8 soggetti per aver commesso reati fiscali.

Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e Iva è di oltre 161.000 euro, mentre le proposte di sequestro ammontano a quasi 2 milioni di euro.

Il comandante provinciale saluta il prefetto De Rogatis

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA – Illeciti in materia di spesa pubblica e condotte che pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni sono stati pure al centro delle indagini delle Fiamme Gialle del Piceno. Il bilancio: 59 interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 29 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e numerose deleghe svolte con la Corte dei conti.
Sul versante erariale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per circa 3 milioni di euro ed accertate responsabilità amministrative a carico di 29 soggetti.

In materia di spesa previdenziale e assistenziale, sono stati eseguiti complessivamente 53 controlli, che hanno consentito di accertare l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per circa 318.000 euro.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, particolare attenzione è stata dedicata alla percezione indebita del reddito di cittadinanza. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’Inps, hanno permesso di intercettare contributi indebitamente percepiti e/o richiesti ma non ancora riscossi per circa 280.000 euro, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 22 soggetti.

In relazione al settore della spesa sanitaria, significativo è il dato riferito all’ammontare dei danni erariali accertati (oltre 1 milione di euro), a testimonianza di come il segmento operativo sia interessato da condotte oggetto di valutazioni tanto delle Autorità Giudiziarie penali quanto di quelle contabili.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA – Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 si è concretizzato con proposte di sequestro di beni per un valore di oltre 25 milioni di euro a seguito di 11 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio. 25 sono le persone denunciate. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 28 milioni di euro.

A oltre 247.000 euro ammontano, invece, i sequestri operati nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di usura.

Con riguardo alla prevenzione, i reparti dipendenti hanno proceduto all’approfondimento di 46 segnalazioni di operazioni sospette.

Nel campo dei reati fallimentari, sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a circa 71 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 78 milioni di euro, mentre ammontano ad oltre 247.000 euro i sequestri per reati bancari.

Nell’ambito della tutela del risparmio, sono stati sequestrati beni per un valore di circa 4 milioni di euro nonché proposte di sequestro per circa 13 milioni di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 11 soggetti. Ammonta a oltre 820.000 euro circa il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.

Sono stati eseguiti, poi, 1.436 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Nell’attività a tutela del mercato i reparti operativi hanno effettuato oltre 13 interventi e dato esecuzione a 13 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 83.000 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri. Due siti internet sono stati oscurati o sequestrati perché utilizzati per commercializzare on line merce contraffatta.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare l’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e condotte ingannevoli e truffaldine.
In tale contesto, sono stati denunciati 7 soggetti per il reato di frode in commercio e sottoposti a sequestro oltre 17.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale ed oltre 11.000 confezioni di igienizzanti (venduti come disinfettanti). Segnalata una persona all’Autorità Giudiziaria per il reato di manovre speculative su merci per beni commercializzati al pubblico con ricarichi sproporzionati rispetto al prezzo di acquisto.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE – La Guardia di Finanza come unica Forza di polizia responsabile dei servizi di ordine e sicurezza pubblica in ambiente marino.
Il controllo del territorio del mare per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra le diverse componenti operative del Corpo.
Nel 2020 i reparti dipendenti dal Comando provinciale Ascoli hanno sequestrato complessivamente circa 4,5 chilogrammi di sostanze stupefacenti, arrestando un responsabile.


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