Dopo chilometri e chilometri dentro una cabina bollente – con a poche decine di metri il mare che invita a farsi il bagno – ha vinto il mare e la voglia di farsi un tuffo… da 30 punti. Tanti, infatti, ne sono serviti a medici e infermieri del Pronto Soccorso dell’ospedale di San Benedetto per ricucire il profondo taglio di un camionista il quale, poco prima, aveva sì fatto un tuffo, ma nella scarpata dell’A14, mancando clamorosamente il mare.
E’ accaduto stasera, giovedì 24 giugno, poco prima delle 20, all’altezza di Marina di Massignano, quasi al confine con il Fermano.
Un camionista originario dell’Europa dell’Est, alla guida di un’autocisterna carica di carburante diretta verso sud, ha deciso che un bel tuffo in mare meritava decisamente una sosta.
E così ha fermato il pesante automezzo su una piazzola e, in calzoncini e ciabatte, ha iniziato a scalare la recinzione dell’autostrada, ovviamente lato mare.
Ma qualcosa deve essere andato storto perché mentre scavalcava (azione assolutamente vietata) ha messo un piede in fallo perdendo l’equilibrio e cadendo – un tuffo non proprio da competizione – sì verso la spiaggia, ma senza poterla raggiungere.
Una volta atterrato, con una vistosa ferita, l’uomo ha avuto la fortuna di recuperare il cellulare e allertare i soccorsi.
Una volta sul posto i sanitari del 118 gli hanno prestato le prime cure per poi trasportarlo al “Madonna del Soccorso” di San Benedetto dove gli sono stati applicati trenta punti di sutura.
Tutto questo mentre sulla piazzola di sosta all’altezza di Marina di Massignano c’è un’autocisterna che aspetta il suo conducente. Sceso per fare un bagno. Anzi, un tuffo.
(epi)
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