Mattatoio, «Trovate le risorse
per garantirgli un futuro»

ASCOLI - L'annuncio è del sindaco Marco Fioravanti: «Con circa 700.000 euro, interverremo fattivamente nell’adeguamento e miglioramento». Scongiurato il rischio chiusura anche dopo l'insuccesso della tentata vendita
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L’interno del mattatoio

C’è un futuro per il mattatoio di Ascoli: l’Amministrazione comunale ha reperito le risorse necessarie, pari a 700.000 euro, per la ristrutturazione e l’adeguamento.

Lo ha annunciato il sindaco Marco Fioravanti, dopo che la Coldiretti aveva lanciato l’allarme chiusura per la struttura ascolana. Il Comune aveva tentato la strada della vendita. Ma per due volte l’asta era andata deserta.

«Come Amministrazione Comunale ci siamo impegnati a reperire le risorse necessarie per un concreto intervento e un fattivo miglioramento del mattatoio. Grazie a un lavoro di squadra tra l’ufficio patrimonio, con l’assessore al bilancio Dario Corradetti, e l’ufficio edilizia, e attraverso una sinergica collaborazione con la Regione Marche, a partire dal presidente Francesco Acquaroli e dagli assessori Guido Castelli e Mirco Carloni, interverremo su questa importante e strategica struttura cittadina, per garantire un futuro al mattatoio e dare una risposta alle esigenze degli allevatori».

Con queste parole il sindaco Fioravanti vuole anche rassicurare «dipendenti, famiglie che operano nella filiera zootecnica, allevatori e tutti coloro che contribuiscono all’economia del territorio.

I necessari lavori strutturali e di adeguamento dei locali che saranno effettuati, verranno pianificati creando il minor disagio possibile nell’utilizzo del mattatoio.

Ci sarà anche un periodo di chiusura, perché questo sarà necessario per completare tutti gli interventi, ma faremo in modo che sia della minor durata possibile. Perché la volontà dell’Amministrazione è quella di investire su quella che rappresenta una struttura strategica per il territorio: con circa 700.000 euro, interverremo fattivamente nell’adeguamento e miglioramento del mattatoio, così da restituire agli allevatori e a tutti gli operatori zootecnici una struttura adeguata alle loro esigenze».


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