Il vecchio incasato di Grottammare ha ospitato l’inaugurazione della mostra “I doni di Sisto V alle terre del Piceno: un percorso nei Musei Sistini” che rientra nelle celebrazioni per i 500 anni della nascita di Sisto V.
Presenti don Valerio Pennasso direttore dell’ufficio nazionale dei Beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto della CEI (Conferenza episcopale italiana), Carlo Bresciani vescovo della diocesi San Benedetto-Ripatransone-Montalto, Giorgia Latini e Guido Castelli assessori regionali alla Cultura e al Bilancio, don Giorgio Carini delegato ai beni culturali diocesani, i sindaci Enrico Piergallini (Grottammare), Daniel Matricardi (Montalto Marche) e Giovanni Borraccini (Rotella), Paola Di Girolami direttrice dei Musei Sistini.
L’iniziativa rientra nel programma celebrativo del V centenario della nascita di Felice Peretti, pontefice dal 1585 al 1590 con il nome di Sisto V, nato nella cittadina adriatica il 13 dicembre 1521 da una famiglia di Montalto.
L’intervento di don Valerio Pennasso
Il vescovo Carlo Bresciani: «Due anni fa è nato il Comitato promotore e subito abbiamo immaginato un calendario di eventi per le celebrazioni basato su tre pilastri: ricercare, quindi andare a studiare e recuperare la documentazione scientifica e le radici; mostrare come nel percorso dei Musei Sistini; raccontare, attraverso la divulgazione, per far conoscere il più possibile la figura di questo Papa».
L’assessore Giorgia Latini: «Sisto V rappresenta la tenacia e la determinazione dei marchigiani che riescono sempre a rialzarsi da situazioni difficili, come il sisma e la pandemia. E sono convinta che anche attraverso l’arte, la cultura e la bellezza possiamo ripartire più forti di prima».
L’assessore Guido Castelli ha ricordato «un importante intervento che è stato messo in campo dalla Regione nell’ambito delle celebrazioni sistine, cioè il recupero della chiesa di Santa Lucia a Grottammare, danneggiata dal terremoto, che sorge proprio su quella che è stata la casa natale di Papa Sisto V».
Don Valerio Pennasso ha sottolineato «l’importanza di queste celebrazioni per il bene comune, per chi abita i luoghi e per chi viene in visita, grazie soprattutto alla disponibilità e allo sforzo di chi si sta impegnando affinché questo bene diventi anche visibile e tangibile a tutti».
Il sindaco Enrico Piergallini: «Grottammare è la porta sulla costa dei Musei Sistini, una rete museale che è già segno di coesione e condivisione e che nell’ambito delle celebrazioni lo è ancora di più perché unisce dei territori attraverso l’arte».
Paola Di Girolami: «E’ il frutto di una sinergia fondamentale grazie alla quale i visitatori potranno ammirare i doni preziosi che i Musei Sistini hanno e che abbiamo messo a disposizione del territorio nelle diverse sedi di questa mostra, di cui Grottammare è la sede principale. A Grottammare è visibile gran parte del parato pontificale che Sisto V lasciò alla Cattedrale di Montalto ed è esposto il Cristo del XIII secolo proveniente dal convento di San Francesco alle Fratte dove Felice Peretti prese i voti: è possibile immaginare che abbia pregato davanti a questo crocifisso».
Nella chiesa di San Giovanni Battista la mostra resta aperta, con ingresso libero, tutti i giorni fino al 12 settembre dalle ore 21 alle 23.
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