Sono passati dieci anni da quando, il 29 Giugno 2011, nasceva la Denominazione di Origine Controllata e Garantita Offida con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La certificazione riservata al territorio offidano comprende tre tipologie: Offida Pecorino, Offida Passerina, Offida Rosso. L’iniziativa, di cui ha beneficiato l’intero territorio piceno, ha permesso alla DOCG Offida di affermarsi via via sul mercato fino ad arrivare ad una produzione di 2,300,000 bottiglie/anno (dati del 2019) con un fatturato stimato di oltre 11 milioni di euro, con una ricaduta positiva anche sul costo dell’uva, e dunque sui molti produttori agricoli del territorio.
Il logo per il decennale della DOCG Offida
I festeggiamenti per quanto riguarda questo traguardo raggiunto dal marchio si terranno nel mese di agosto, come annunciato dall’assessore Maurizio Peroni: «Il comune di Offida festeggia questa grande risorsa territoriale insieme ai protagonisti che negli anni si sono impegnati nella sua valorizzazione e lo farà con un’iniziativa programmata per la giornata del 22 agosto».
LA STORIA DELLA DOCG OFFIDA – L’idea iniziale del 1998, promossa da diversi produttori locali con il sostegno dell’associazione Vinea, era di promuove il vitigno autoctono Pecorino, da poco riscoperto e riproposto da alcuni imprenditori locali, includendo fin da subito anche i vitigni Passerina e Montepulciano.
I produttori vitivinicoli piceni sin dai primi anni del dopoguerra iniziarono una fase di profonda trasformazione che, accorpando più poderi, ha portato alla creazione di aziende a conduzione familiare. Sin dagli anni ’80, iniziarono i primi esperimenti sfruttando i vitigni di antica coltivazione dell’area picena. Il risultato fu quello di avere vini nuovi e molto apprezzati dal mercato.
Già nel 2001 venne istituita la DOC Offida, da subito oggetto di grande successo commerciale. Ciò spinse le aziende a migliorare sempre più le tecniche di coltivazione e, proprio in quest’ottica, Vinea, promosse in collaborazione con l’Università di Milano uno studio di zonazione il cui scopo era quello di valutare la vocazione dei territori piceni alla produzione di Pecorino, Passerina e Montepulciano, studiando le interazioni dei tre vitigni con l’ambiente.
I risultati dello studio e il crescente successo dei vini Offida – ottenuto anche grazie al costante lavoro di promozione di cui dal 2002 è protagonista anche il “Consorzio tutela vini piceni”, hanno permesso la richiesta del riconoscimento per i vini Offida della Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
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