Si è aperto questa mattina, venerdì 2 giugno, al Tribunale di Ascoli (giudice Tiziana D’Ecclesia) il processo ai due spacciatori (un ascolano e una straniera residente lungo la Vallata del Tronto) accusati di aver rifornito di cocaina l’ex vice parroco del Duomo di Sant’Emidio, padre Alberto Bastoni (leggi l’articolo).
Il caso esplose poco più di un anno fa con tanto di perquisizione dei carabinieri nell’abitazione del sacerdote, poi allontanato dalla Diocesi, e della donna (leggi l’articolo) sconvolgendo l’opinione pubblica ascolana visto il ruolo rivestito dal prete.
I pusher, difesi dagli avvocati Silvia Morganti e Umberto Gramenzi, devono rispondere di tre cessioni di cocaina (una da parte dell’uomo e due dalla donna) non autorizzate per poco meno di 4 grammi cadauna.
La droga poi veniva occultata dal sacerdote all’interno del porta ostia così come scoperto dai carabinieri sia nella teca eucaristica sia sotto il tappetino dell’auto.
Il sacerdote non era stato indagato, ma solo segnalato come acquirente. Per la vicenda del materiale pedopornografico rinvenuto invece negli hard disk è in corso un’altra indagine.
Il processo a carico dei due pusher invece è stato rinviato al 29 ottobre per sentire i testimoni e gli agenti di polizia che condussero le indagini.
rp
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