Salvata tartaruga
marina in difficoltà:
è stata chiamata Fortuna (Video)

GROTTAMMARE - E' stata avvistata nelle acque di fronte al litorale nord. Il recupero effettuato dai volontari dell'associazione animalista "L'amico fedele", referente di zona della Fondazione Cetacea di Riccione. Ecco com'è andata
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Il video è stato realizzato da Remo Fazzini

 

di Federico Ameli

L’hanno chiamata Fortuna: era in difficoltà, è stata salvata, ora è in buone mani.

Si tratta di un grossa tartaruga marina (caretta caretta) di 35-40 anni, femmina, avvistata stamattina, 3 luglio, da alcuni bagnanti nello specchio d’acqua di fronte alla spiaggia di Grottammare nord.

Immediata la chiamata alla Capitaneria di Porto di San Benedetto che, a sua volta ha attivato l’associazione animalista “L’amico fedele”, referente di zona per la Fondazione Cetacea di Riccione, nell’ambito del progetto Tarta-Life.

Si deve a Rosetta, Emidio e soprattutto Donatella il salvataggio, con una delicata quanto complessa operazione sinergica che ha coinvolto Capitaneria di Porto, bagnini e  Vigili Urbani di Grottammare. Ma anche a Flavio che, da quando l’ha vista, non l’ha lasciata sola un momento fino all’arrivo dei soccorsi. 

«E non l’ha toccata. Anche una manipolazione non corretta può essere nociva per l’animale – ha precisato Rosetta-  per il recupero si è attivata Donatella, in possesso del patentino, riconosciuto dal Ministero, per manipolazione tartarughe marine».

«Quando siamo arrivati la tartaruga era ancora in acqua, ma sempre sorvegliata da Flavio. Siamo arrivati con un grosso contenitore, in grado di contenere il suo peso per almeno 70 centimetri di carapace.

L’abbiamo presa e portata via».

Che ne sarà ora di Fortuna?

«Sarà seguita dalla Fondazione Cetacea. Il punto primario di appoggio è una vasca all’interno della sede sambenedettese dell’Università di Camerino. Domani decideranno se trasferirla a Riccione e al centro di recupero di Pescara».

Il recupero ed il salvataggio di Fortuna sono avvenuti sotto lo sguardo attonito degli avventori della spiaggia, che hanno fatto il tifo per il povero animale, arenato sugli scogli ed incapace di nuotare.

«Infatti la tartaruga non è in buone condizioni. Avrà bisogno di cure veterinarie e controlli».

Sono frequenti interventi del genere dalle nostre parti?

«Di salvataggio, per animali spiaggiati o in difficoltà, per fortuna no. Ci sono invece esemplari al Conero, Ancona, e a Pesaro, dove cominciano ad esserci dei nidi, per i quali anche noi abbiamo il servizio di monitoraggio».

 


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