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Rifiuti, riparte l’iter per costruire
la settima vasca a Relluce

ASCOLI - La Provincia ha richiesto al soggetto proponente di ripubblicare l'avviso con l'aggiornamento e la sostituzione di alcuni elaborati relativi al progetto da 290.000 metri cubi
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E’ stato nuovamente pubblicato il progetto per l’ampliamento della discarica di Relluce con la realizzazione della settima vasca per l’abbancamento dei rifiuti non pericolosi che aveva già ricevuto il via libera da parte dell’Arengo (leggi l’articolo)

Il progetto è stato presentato dalla società Ascoli Servizi Comunali posseduta dal Comune di Ascoli Piceno (60%) e dal socio privato Ecoinnova al 40%.

In ballo c’è la richiesta di smaltire rifiuti per una quantità pari a circa 290.000 mc nel sito attualmente esaurito e dopo lo stop al progetto della sesta vasca da oltre 1 milione di mc.

Il sito di Relluce

Il progetto della settima vasca è di gran lunga inferiore e si inserisce nel “risiko” delle discariche con gli altri progetti in ballo anche nella Valle del Bretta dove ci sono le richieste della Geta per realizzare un nuovo polo con una vasca opzionata anche dalla Ciip spa per lo smaltimento dei fanghi di depurazione (leggi l’articolo).

Senza poi dimenticare la questione dell’ex Ipgi, sempre in zona Alto Bretta, dove a fronte del risanamento della vecchia discarica dovrebbe spuntare una nuova vasca da quasi mezzo milione di mc.

Tornando a Relluce, la ripubblicazione del progetto si è resa necessaria alla luce degli aggiornamenti/sostituzione di documenti ed elaborati richiesti dalla Provincia di Ascoli Piceno in data 23 giugno 2021.

In Provincia, infatti, è in corso l’iter burocratico per l’ampliamento della discarica che vede contrari i Comuni confinanti come Appignano del Tronto e Castel di Lama (leggi l’articolo).

Secondo le osservazioni dell’amministrazione lamense, in particolare, la realizzazione della nuova vasca non sarebbe del tutto conveniente dal punto di vista economico visti gli alti costi di costruzione.

Anche il Comune di Appignano ha fatto pervenire una serie di osservazione sottolineando anche il fatto che a breve distanza dall’area c’è anche la comunità di recupero dell’Ama autorizzata come struttura sanitaria e quindi incompatibile con la presenza di una discarica.

Sempre a Relluce è in corso l’iter per la realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano e ammendante organico dai rifiuti umidi proposto sempre dalla società Ascoli Servizi Comunali (leggi l’articolo).

rp


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