Valerio Alessandri, in arte Valerio Lysander
Valerio Lysander semifinalista al Festival della Luna. L’artista romano, ma montegallese di adozione, si gioca dopodomani 29 luglio, a Carrara, l’accesso alla finalissima del prestigioso Premio Lunezia. Una rassegna musicale, giunta alla 26esima edizione, riservata ai talenti emergenti che propongono brani di valore sotto il profilo musical-letterario. Valerio è figlio d’arte. Ha ereditato il suo talento dai genitori, entrambi cantanti e musicisti molto apprezzati.
Artisticamente meglio conosciuto come Valerio Lysander, compone e incide, prevalentemente in inglese, nel Regno Unito. I videoclip delle sue canzoni, come “A woman”, sono molto cliccati sul web, e le premesse per un buon risultato alla kermesse toscana ci sono tutte.
Un rapporto ed un amore, viscerali, profondi, i loro. E con questa terra che li ha adottati. La storia, struggente, dei genitori di Valerio Lysander vissuta sotto il monte Vettore, è stata meravigliosamente trasposta anche in uno spettacolo teatrale “Il terremoto di Mario” da Francesco Eleuteri.
Ed anche Valerio viene spesso fra queste montagne, a trovare il papà, che gestisce l’Agrimusicismo “CantAntonella”. Un luogo magico, con un’anima e una memoria, fra buona musica e buona tavola, fortemente voluto dalla mamma, che porta il suo nome, e ne perpetua il ricordo dopo la prematura scomparsa nell’estate di quattro anni fa.
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