di Alberto Bignami
Doveva essere un’escursione nella natura che si è invece trasformata in una tragedia quando nel primo pomeriggio di oggi un gruppo formato da 6 persone, tutte provenienti dalle zone di Pesaro, Urbino e Fano, ha visto finire in un burrone, compiendo un volo di alcune centinaia di metri, il giovane che si era prestato di accompagnare il gruppo facendogli da guida, non ufficiale, in quanto appassionato di trekking e conoscitore delle zone montuose.
La tragedia si è compiuta a Genga, lungo il Foro degli Occhialoni, all’interno del Parco Naturale della Gola Rossa.
Il ragazzo, A.O. le iniziali, 30enne di Fossombrone residente a Fano, intorno alle 13,30 sarebbe scivolato mentre si trovava lungo un sentiero al di fuori di quelli ferrati. Il giovane è finito di sotto essendo il primo del gruppo e facendo strada ai restanti 5.
Il 30enne è stato visto dai compagni, scivolare e perdere improvvisamente l’equilibrio per poi finire di sotto, compiendo un terrificante volo in verticale, a strapiombo. Probabilmente, a trarlo in inganno, è stato proprio il tipo di percorso che stava affrontando, fatto per lo più da terriccio e brecciolino.
Gli altri 5 ragazzi che si trovavano con lui hanno assistito a quei terrificanti momenti vedendolo in un attimo scomparire da davanti ai propri occhi senza nemmeno il tempo di trovare un appiglio.
Subito hanno allertato i soccorsi senza spostarsi dalla zona e spiegando quanto era appena accaduto.
Sul luogo sono andati immediatamente i vigili del fuoco, giunti via terra anche da altri distaccamenti provinciali; mentre dall’alto, per ispezionare l’area e trovare il punto esatto nel quale si trovava il gruppo, è arrivata l’eliambulanza Icaro 2 di Ancona Soccorso, partita da Fabriano, e con a bordo un tecnico specializzato del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, figura che fa quotidianamente parte dell’equipaggio.
Individuato il gruppo di superstiti, il tecnico è stato verricellato sulla parete e ha subito messo in sicurezza i ragazzi, nessuno dei quali era imbragato; per poi dare istruzioni alle squadre di terra del Soccorso Alpino di Ancona circa la posizione corretta da raggiungere. Le squadre sono arrivate percorrendo sia la parte alta che quella bassa del Parco in modo tale da poter capire dove si trovasse dunque il corpo del 30enne. Essendo caduto in verticale, sbattendo contro la parete rocciosa, il suo corpo si era spostato di poco finendo però coperto dalla fitta vegetazione.
Le operazioni di soccorso per recuperare i superstiti sono invece state difficile e lunghe per il fatto che il gruppetto si trovava in quel punto della parete degli Occhialoni, difficile da raggiungere e nella quale si erano ritrovati probabilmente a seguito del fatto di aver sbagliato strada una volta all’uscita del percorso segnato, avviandosi così verso uno non ufficiale e pericoloso guidati forse più dall’istinto che non da una carta escursionistica.
Poco dopo le 16, le operazioni di soccorso si sono dunque concluse. Il gruppo formato dai 5 giovani superstiti è stato portato in salvo mentre alle 20 si lavorava ancora per recuperare il corpo del 30enne che, per lunghi tratti, è stato trasportato direttamente dai soccorritori non essendo il luogo raggiungibile con alcun mezzo.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che probabilmente dovranno ascoltare i 5 giovani escursionisti per ricostruire la vicenda.
I 5 ragazzi sono stati poi presi in cura e trattati direttamente sul posto dal personale sanitario poiché in fase di choc per quanto vissuto in questa tragica domenica.
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