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Da Villa Laureati alla Sentina,
Porto d’Ascoli in una guida

SAN BENEDETTO - La presentazione del volumetto curato dell'archivista storico del Comune Giuseppe Merlini è in programma lunedì 16 agosto al “Giardino dei Colori” di via del Mare
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“Porto d’Ascoli, Breve Guida della zona sud della città” è il titolo dell’ultimo numero della collana dei “Quaderni dell’Archivio storico comunale” che verrà presentato lunedì 16 agosto, alle 21,30, nel “Giardino dei colori” di via del Mare, sede del comitato di quartiere “Mare”.

La copertina con un’immagine d’epoca

Agli intervenuti verrà consegnata copia del volumetto. Per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 353.4109069 ed esibire una delle certificazioni verdi Covid-19 (green pass o tampone o certificato di avvenuta guarigione).

La guida ripercorre le vicende del porto di Ascoli, confine strategico conteso tra Ascoli e Fermo sin dall’epoca medievale. Dopo essere passata sotto l’amministrazione civile del Comune di Monteprandone durante il periodo napoleonico, dal 1935 l’area di Porto d’Ascoli è stata annessa al territorio di San Benedetto e conoscendo quindi un intenso sviluppo legato alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. Porto d’Ascoli è la terza anima storica della città assieme al “Paese alto” e alla “Marina”.

La guida, curata dell’archivista storico del Comune Giuseppe Merlini, è arricchita dal contributo di altri studiosi: Laura Ciotti ha trattato il tema della pesca nella Sentina, Massimo Forlini si è soffermato sulla chiesa dell’Annunziata, Sonia Lupidii sulla Dogana pontificia, Paola Mazzieri ha svolto uno studio sulle testimonianze neolitiche, Gino Micozzi ha curato la parte relativa all’antico porto e i rapporti con Venezia, Stefano Novelli quella sul fiume Tronto.

Di un certo interesse la cronologia ragionata redatta nel XIX secolo sulle vicende di questa zona della città dall’abate ascolano Gaetano Frascarelli, ma meritano attenzione gli scritti su Villa Laureati, la Sentina, l’antico ponte di barche sul Tronto (il cui primo armamento risale al 1631 per essere poi smantellato nel 1901 con la costruzione di un ponte in muratura), il commercio ortofrutticolo. L’abstract in inglese è stato curato da Valeria Errichiello.


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