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Biodigestore a Relluce, il Pd non ci sta:
«Impianto inutile, per l’ambiente
serve un piano Marche sud»

CASTEL DI LAMA - La sezione locale dei democratici manifesta le proprie perplessità sugli atti di indirizzo approvati durante la recente assemblea dell’Ata Rifiuti. Tra le proposte alternative anche la tariffa puntuale e un maggior ricorso al riciclo. Il segretario Falcioni: «Basta contentini e proposte compensative»
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A qualche settimana di distanza dall’ufficializzazione del nuovo Piano d’ambito approvato dall’assemblea dell’Ata Rifiuti, la questione legata alla discarica di Relluce e alle conseguenti problematiche ambientali continua inevitabilmente a far parlare di sé.

pd

Stefano Falcioni

Dopo le critiche mosse dai sindaci di Appignano e Castel di Lama, questa volta a intervenire sul tema è proprio la sezione lamense del Partito democratico, che come già avvenuto negli ultimi tempi condanna duramente la volontà di insistere su una struttura il cui sfruttamento grava da anni sull’ambiente e sulle condizioni di vita di tanti residenti della Vallata. Tra qualche misura salutata con favore e diverse decisioni invece rischiano di mettere a repentaglio l’equilibrio ambientale del territorio, infatti, agli occhi dei democratici il bilancio delle ultime novità in tema rifiuti appare nettamente in negativo.

«Nel corso dell’ultima assemblea Ata – spiega Stefano Falcioni, segretario Pd di Castel di Lama – è stato deciso che il Tmb – trattamento meccanico-biologico, ndr – già presente a Relluce sarà ammodernato ampliandone la capacità massima e, come chiesto a gran voce dalla sezione Pd, saranno eseguiti degli interventi al fine di poter svolgere tutte le fasi di lavorazione internamente, contenendo così del tutto i miasmi».

Le note dolenti, però, di certo non mancano. «Al Tmb verrà affiancato anche il biodigestore – prosegue – un impianto del tutto inutile dato che è stata già approvata una misura simile in zona San Lorenzo di Force con capacità massima, ampiamente in grado di smaltire totalmente il Forsu – frazione organica del rifiuto solido urbano, ndr – prodotto dall’intero ambito.

Un altro atto di indirizzo importante è stato l’inserimento della mega vasca per abbancare rifiuti solidi urbani della discarica Geta nel Piano d’ambito, senza dimenticare l’altro progetto presentato per il sito di Relluce ed attualmente in fase di valutazione che prevede la realizzazione di una ulteriore mega vasca.

Il sito di Relluce

La grande speranza di tutti noi cittadini di Castel di Lama era vedere approvati atti di indirizzo per perseguire una più equa redistribuzione dei grandi carichi ambientali che da decenni gravano sul nostro territorio. Purtroppo, invece, gli atti di indirizzo approvati vanno nella direzione diametralmente opposta, con più impianti per giunta sovradimensionati che accoglieranno non solo rifiuti del nostro territorio, ma anche dei territori limitrofi».

Nel tentativo di limitare le conseguenze ambientali che misure di questo tenore rischiano di comportare, la sezione lamense del Pd presenta alcune proposte alternative, a cominciare da una pianificazione collettiva che coinvolga le province di Ascoli, Fermo e Macerata.

«La soluzione più plausibile – continua Falcioni – e più lungimirante per tutelare la salute dei cittadini e del nostro ambiente è tornare con forza a parlare di un piano d’ambito Marche sud condiviso tra le province di Macerata, Fermo ed Ascoli, che consenta una più equa redistribuzione dei carichi ambientali su un territorio più ampio in cui realizzare impianti con capacità sufficiente a smaltire rifiuti prodotti dal territorio di riferimento.

Contestualmente a questo progetto andranno messe in campo iniziative volte a ridurre sensibilmente la percentuale di indifferenziata prodotta dai Comuni, come l’introduzione della tariffa puntuale e la promozione del riutilizzo dei materiali. Dev’essere chiaro – conclude – che i cittadini di Castel di Lama non sono affatto interessati a contentini come le misure compensative proposte: la nostra speranza è quella di lasciare ai nostri figli un ambiente sano e vivibile».

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