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“La maison des abeilles”
sul podio
dei mieli millefiori d’Italia

VENAROTTA - L’azienda gestita da Clorinda Caucci, suo marito Florindo Sabatini e i giovanissimi Secondo Luigi e Maria Vittoria ha conquistato il terzo posto nell’ambito del prestigioso concorso “Tre Gocce d’Oro - Grandi mieli d’Italia”. Una grande soddisfazione che sa di rivincita per l’intera comunità di Cerreto e Portella
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Clorinda Caucci insieme ai figli Maria Vittoria e Secondo Luigi davanti la chiesa di Portella

 

di Federico Ameli

 

Il miele millefiori di Cerreto e Portella tra i migliori d’Italia. A certificarlo è l’Osservatorio nazionale miele, che attraverso una doppia e scrupolosa selezione ha assegnato il terzo gradino del podio nazionale al miele prodotto nelle due frazioni del comune di Venarotta.

Un riconoscimento prestigioso che conferma, ancora una volta, l’alta qualità dei prodotti del nostro territorio, merito della grande passione e del lavoro quotidiano di Clorinda Caucci – titolare de “La maison des abeilles” – di suo marito Florindo Sabatini e dei giovanissimi Secondo Luigi e Maria Vittoria, che qualche anno fa hanno deciso di puntare con convinzione sull’apicoltura. Una scelta che, a conti fatti, si è rivelata piuttosto azzeccata.

«È stata mia moglie ad avere l’idea – ricorda Florindo – e tuttora è lei la deus ex machina. Fortunatamente, poi, i due figli l’hanno sempre sostenuta, accompagnandola costantemente in questo progetto».

Clorinda, Secondo Luigi e Maria Vittoria con targhe, attestati e attrezzi del mestiere

«Siamo partiti circa otto anni fa – conferma Secondo Luigi – e attualmente siamo in fase di transizione biologica. La nostra è un’azienda ad alta vocazione apistica, oltre che olivicola: abbiamo una postazione principale a Cerreto, a 550 metri sul livello del mare, e presto andremo ad incrementare anche il secondo alveare di Portella».

Come certificato dall’Osservatorio nazionale, la specialità della casa è il miele millefiori, che La maison des abeilles ha iniziato a produrre in base a una precisa scelta territoriale, in linea con le caratteristiche tipiche dell’alta valle del Chiaro.

«Abbiamo deciso di concentrarci sul miele millefiori – spiegano in coro Florindo e Secondo Luigi – in quanto il monofloreale richiede un lavoro particolarmente intenso, con la necessità di “correre dietro” a tutte le fioriture della zona, dal mare alla montagna, per poi smielare alla svelta, mettendo inevitabilmente sotto stress le arnie. Il millefiori, invece, riflette lo spettro floreale del territorio preservando al tempo stesso la salute delle api. D’altra parte, in un’area pedemontana come la nostra è una scelta quasi obbligata».

Anno dopo anno, la reciproca soddisfazione di produttori e clienti ha portato l’azienda a raggiungere traguardi importanti e talvolta perfino inaspettati, come in occasione del recente concorso “Tre Gocce d’Oro – Grandi mieli d’Italia”, una vetrina nazionale di grande prestigio in cui il miele venarottese di certo non ha sfigurato.

«È un po’ come per i Tre Bicchieri del vino – prosegue Florindo -. L’idea di partecipare è stata di mia moglie Clorinda e di Secondo Luigi – ormai autentico specialista del settore, prossimo a terminare gli studi agrari e con i corsi da apicoltore di primo e secondo livello già alle spalle – onestamente non ci aspettavamo certo un risultato del genere, ma ben presto ci siamo resi conto che la nostra zona dà degli ottimi mieli».

La targa celebrativa

La conferma è arrivata dal bilancio decisamente positivo dell’annata 2020, con la menzione di una goccia d’oro ottenuta per la produzione di giugno e ben due gocce d’oro per quella di agosto, per un punteggio complessivo che ha sbaragliato la concorrenza marchigiana spalancando così le porte delle finalissime nazionali a La maison des abeilles.

«Dopo un secondo screening e l’analisi di alcuni degustatori, il nostro miele millefiori si è classificato al terzo posto in Italia. Solitamente la premiazione si svolge nell’ambito di Apimel, la fiera più importante del settore, ma per via delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria targa l’evento è stato annullato».

Un peccato, certo, ma in fin dei conti ciò che conta è che la raccomandata con targa e attestati sia arrivata in quel di Venarotta, portando un sorriso e una comprensibile ventata di entusiasmo tra Cerreto e Portella. Una soddisfazione importante per la famiglia Sabatini, ma al tempo stesso anche una bella rivincita per l’intera comunità, da anni alle prese con una crisi demografica che sta mettendo a rischio secoli di storia locale.

«A Cerreto sono nato, sono rimasto e spero di rimanerci ancora a lungo – conclude Florindo -. È una frazione che, come tante altre, sta attraversando un momento difficile: mi auguro con tutto il cuore che possa riprendersi, perché il paese lo merita davvero».

 

L’attestato rilasciato dall’Osservatorio nazionale miele

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