Alessandro Gattafoni e il campione mondiale Daniele Scarpa
di Laura Boccanera
Emozionato e con il tifo di tanti amici e conoscenti Alessandro Gattafoni è partito oggi pomeriggio, rotta verso est. Solo in mezzo al mare, senza neanche il conforto della luna con il suo kayak tenterà la traversata adriatica fino a raggiungere la costa della Croazia.
La partenza dal club Vela
Un’impresa impossibile che il civitanovese, atleta per caso e per sfida, ha intrapreso per dimostrare che la volontà è più forte di qualsiasi malattia. La sua ha il nome di fibrosi cistica e la sua missione è diventata un evento sportivo “125miglia per un respiro”, un modo per puntare un faro su questa malattia, sfidarla e vincere. A sostenerlo c’era anche Daniele Scarpa, campione mondiale di canoa che prima della partenza ha chiamato anche Antonio Rossi che si è unito alle congratulazioni e all’incoraggiamento di tutti coloro che hanno raggiunto il club vela per assistere alla partenza. Presente anche il comandante della Capitaneria di Porto Ylenia Ritucci, il presidente del consiglio comunale Claudio Morresi e l’assessore al welfare Barbara Capponi.
Ma l’incoraggiamento più grande è stato quello del figlio di Alessandro, poco più di un anno.
E’ per lui che il civitanovese ha voluto intraprendere questa missione come ha raccontato qualche tempo fa a Cronache Maceratesi. La partenza di oggi pomeriggio si è svolta senza intoppi dopo lo stop forzato a cui l’atleta si è dovuto rassegnare lo scorso 27 agosto quando le condizioni meteo marine non consentivano una traversata in sicurezza. Stavolta il mare calmo, il vento leggero dovrebbero essere favorevoli e l’arrivo è previsto entro 24/30 ore. Una volta toccata la sponda croata poi Alessandro salirà sulla barca che fa da scorta al suo viaggio per il ritorno a Civitanova atteso per domenica.
«Finalmente il meteo mi dà occasione di dimostrare ciò per cui mi ero preparato e compiere la traversata» ha detto concentratissimo Gattafoni prima della partenza.
Con lui anche Daniele Scarpa: «Ripartiamo, il tempo lo permette, le condizioni sono quasi ottimali, Alessandro ha fatto altri allenamenti, provato anche altri equipaggiamenti, e noi saremo con lui fino all’altra sponda, ma ci pensate che a marzo questo non era mai stato in canoa, è incredibile, in bocca al lupo Ale».
Con il figlio piccolo
Alessandro Gattafoni assieme al Comandante della Capitaneria di Porto Ylenia Ritucci
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