facebook rss

Le donne del Piceno
in prima linea
per il popolo afghano

ASCOLI - Il locale comitato della Croce Rossa protagonista di una gara di solidarietà in “rosa” per aiutare le persone in fuga che sono stage accolte nel Centro della Cri di Avezzano. La testimonianza di Alessandro Biunno, giovanissimo volontario ascolano che fa parte della task force
...

Donne e bambini afgani nel campo profughi

 

La Croce Rossa di Ascoli ha chiesto aiuto alle donne del Piceno per aiutare le migliaia di persone in fuga dall’Afghanistan, molte ospitate nel campo del Centro della Croce Rossa ad Avezzano (L’Aquila).

La Cri ascolana ha organizzato una raccolta di indumenti e materiale per l’igiene persona da destinare ai profughi afghani, per rispondere ai bisogni particolari ed assicurare una presa in carico dignitosa e immediata. Molti di loro sono donne e bambini che sono riusciti ad arrivare in Italia con voli militari, affrontando enormi pericoli, e senza riuscire a portare con sé nulla. La Croce Rossa internazionale e la Mezzaluna Rossa Afghana continueranno questo lavoro anche in futuro, ma servono fondi anche per rivitalizzare le colture e fornire risorse idriche a sostegno delle persone in difficoltà.

L’IMPEGNO E LA PROMESSA – «In pochissimo tempo – dice Cristiana Biancucci, presidente del comitato ascolano della Croce Rossa – siamo riusciti a raccogliere il materiale necessario e consegnato ad Avezzano, sotto il coordinamento della Protezione Civile e con il supporto dell’Esercito. Un doveroso ringraziamento va alle donne del Piceno, e non solo, che hanno accolto il nostro appello mettendo in moto una grande macchina solidale. Sono molte – continua – le aziende che hanno effettuato donazioni, come il Gruppo Teddy, Gran Sasso, Upim/Ovs, Gruppo Gabrielli, Manifatture Fdm, Wudawu, Globo, ma anche singole persone che hanno partecipato alla grande  gara di solidarietà. Il mio ringraziamento – prosegue la Biancucci – va anche ai volontari di Ascoli ma anche a tutti i volontari che sono accorsi ad Avezzano. Il nostro lavoro non termina certo qui, perché dopo la prima accoglienza inizierà il percorso di inclusione. Non abbandoneremo il popolo afghano giunto in Italia, ma resteremo al loro fianco dimostrando ancora una volta, soprattutto durante questa emergenza covid, cosa significa essere Un’Italia che aiuta».

I NUMERI – In totale i profughi ospitati ad Avezzano sono 1.320, di cui la metà donne. Sono 220 nuclei familiari con 324 minori sotto i 12 anni. La Croce Rossa ha garantito assistenza e accoglienza con circa 600 operatori e volontari assicurando attività di mediazione culturale, supporto psicologico, assistenza sanitaria, ludoteca per i più piccoli e fornendo 40.000 pasti. Sono state anche effettuate 700 somministrazioni del vaccino anti covid. Al Centro di Avezzano sono state predisposte ulteriori tre tensostrutture (15×30, 10×24, 10×18), 31 tende (6×9) e 111 tende per la notte. Ampliata anche la cucina da campo.

LA TESTIMONIANZA – E’ quella di Alessandro Biunno, ascolano, giovanissimo volontario. Anche lui fa parte della task force della Croce Rossa che opera nella città abruzzese. «Ho incrociato una moltitudine di sguardi – racconta Alessandro – ho immaginato il loro terrore e la loro paura. Uomini e donne che hanno mostrato una dignità assoluta. Ho anche avuto modo di conoscere le loro usanze. E’ stata una grande esperienza formativa sotto i punti di vista, soprattutto umano, e invito i giovani come me a fare esperienze come questa».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X