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Via delle Zeppelle,
il muro rinasce
nel segno di Anffas
e “Arte Pubblica”

ASCOLI - Da oggi fino al 1 ottobre l'artista bergamasco Alessandro Etsom sarà al lavoro sulla parete d'ingresso dell'ex sanatorio. Un modo per veicolare il progetto "Ci vuole un fiore" a favore dei ragazzi affetti da disabilità intellettivo/relazionale
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Etsom al lavoro in via Zeppelle

«Quel muro lo tenevamo d’occhio da un po’…».

E se la mira è quella colorata e ispirata di “Arte Pubblica”, miglior occasione di quella fornita dall’Anffas non poteva esserci.

Da oggi e fino al prossimo 1 ottobre, infatti, l’artista bergamasco Alessandro Etsom disegnerà l’ingresso dell’ex sanatorio, alla fine di via delle Zeppelle direzione stadio “Del Duca”. Il merito è della sinergia tra due interessanti iniziative.

Il progetto “Ci vuole un fiore“, realizzato grazie all’intervento della Fondazione Carisap, e appunto “Arte Pubblica”, che ormai da anni punta a rigenerare spazi periferici della città puntando sull’estro di writer e artisti di rango internazionale.

Forti della disponibilità dell’Area Vasta 5, ecco dunque un’altra opera di arte urbana ispirata alle attività intraprese dall’Anffas. “Ci vuole un fiore” è infatti un laboratorio per ragazzi affetti da disabilità intellettivo/relazionale che promuove la manipolazione della creta, l’orto-terapia e la pet therapy. Attività semplici ma che raccontano la forza della natura e il rispetto di tutti gli esseri viventi. E che da oggi, grazie anche all tratto ispirato di Etsom, ha un motivo in più per restare al centro dell’attenzione.

Lu. Ca. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA


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