Sanità: presidio del sindacato Usb davanti all’ospedale “Mazzoni”
ASCOLI - Nutrita partecipazione degli iscritti dell'Unione sindacale di base. Tra le richieste ad Asur e Area Vasta 5, l'immediata determina pr l'assegnazione delle Peo e delle premialità Covid, nuove risorse umane per riaprire i reparti chiusi da tempo
Presidio davanti all’ingresso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli per protestare contro la mancata assegnazione delle Professioni Economiche Orizzontali (Peo). Lavoratrici e lavoratori dell’Unione sindacale di base (Usb) hanno protestato ieri, venerdì 1 ottobre.
«E’ negato il Peo 2020 non rispettando il contratto integrativo 2018-2020, a differenza di tutti gli altri lavoratori questa di Area Vasta 5 è un vera e propria discriminazione ai danni dei lavoratori – scrive l’Usb in una nota – ma ci batteremo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori».
E ancora: «Premialità covid, chi l’ha viste? La maggior parte dei lavoratori non ha percepito nulla. Le tre fasce stabilite dal protocollo regionale che fine hanno fatto in Area Vasta 5? Piano occupazionale straordinario con assunzioni stabili: necessario per coprire le carenze croniche di personale sanitario, infermieri, oss, tecnici di Radiologia, tecnici di Laboratorio, ostetriche, a partire dalle graduatorie di mobilità Asur, extra Asur e concorso Infermieri e oss.
Acquisire risorse umane necessarie per riaprire reparti chiusi, come la Pneumologia, l’Urologia, il dh psichiatrico, le malattie infettive e riattivazione un numero adeguato posti letto Covid.
Tempi di vestizione-svestizione indumenti da lavoro, inapplicato.
Fondi contrattuali di oltre 1000 euro pro-capite inferiori alle altre Aree Vaste: nulla si è fatto per rideterminarli in maniera equa come da impegni sottoscritti da Asur.
Necessità di risorse aggiuntive regionali.
Produttività 2019 – 2020: zero euro ai lavoratori. Dovuti da almeno un anno. Risparmi di esercizio dall’anno 2017 che dovevano sopperire al taglio dei fondi contrattuali che hanno tagliato salario accessorio di 900.000 euro: che fine hanno fatto?
Progressioni verticali: vi sono lavoratrici e lavoratori che attendono da tempo l’applicazione di tale norma, considerato che questi ultimi sono risorse umane con qualifica superiore che sono da valorizzare/riqualificare poiché indispensabili per l’Azienda;
Garanzia di non attivare/allargare con appalti settori servizi attualmente gestiti in maniera diretta con lavoratori dipendenti: basta appalti.
Mobilità interna Area Vasta 5: da oltre due anni, non ancora definita per tutti gli aventi diritto. Si chiede la conclusione e l’inizio dell’iter per la definizione mobilità 2021».
Un presidio dell’Usb davanti al “Mazzoni” di Ascoli