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Il giavellotto di Pietro Colonnella
regala il doppio oro ad Ascoli
e il quarto alle Marche

SPORT - L'ascolano trionfa nella sua specialità nel Campionato cadetti a Parma, dopo il concittadino Nardocci, Pagliarini (Fano) e Marini (Macerata). Terzo posto per la staffetta 4x100 maschile, con un altro atleta arrivato dalle cento torri, Andrea Tazza 
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Petro Colonnella

 

Con il giavellottista Pietro Colonnella che conquista il titolo italiano under 16 a Parma, arriva secondo oro per Ascoli ed il quarto, cosa che non accadeva da 16 anni, per le Marche.

Armando De Vincentis

Nell’ultima giornata, il lanciatore Pietro Colonnella si conferma nel ruolo di favorito nella gara di giavellotto con una spallata a 58.24 dopo essersi portato quest’anno fino a 62.34. Più forte anche di un fastidio al tallone, che lo frena nei primi due tentativi (un nullo e 43.32), ma al terzo il 15enne dell’Asa Ascoli  si sblocca e trova un 54.46 che risolve la sfida in suo favore. Poi allunga con 57.86 incrementando ancora nel turno conclusivo. Si è appassionato all’atletica perché papà Angelo, ex mezzofondista e ora dirigente della società ascolana, lo portava ogni giorno al campo, da piccolo.

Ed è il maestro dello sport Armando De Vincentis, che lo allena da un paio d’anni, a condurlo al titolo italiano.
Un trionfo che si aggiunge a quello già conquistato sulla pedana del peso da Marco Nardocci, altro portacolori dell’Asa, e che vale la terza posizione alle Marche nel gruppo lanci cadetti. Ma nella prima giornata si erano laureate campionesse italiane anche la velocista Alice Pagliarini (Atletico Avis Fano) negli 80 metri ed Elisa Marini (Cus Macerata) sui 3000 di marcia.

In chiusura arriva l’esaltante e inatteso terzo posto della staffetta 4×100 maschile con Matteo Tassetti (Atletico. Sangiorgese Rocchetti), Valentino Bilardo (Sport Atl. Fermo), Lorenzo Riccioni (Atletico Fabriano) e Andrea Tazza (Mezzofondo Club Ascoli) nell’ottimo tempo di 44”45, nonostante la rinuncia all’ultimo minuto del titolare nella gara individuale John Escobar (Sport Atletico Fermo). Peccato invece per la 4×100 delle cadette, al via con fondate ambizioni di un piazzamento di vertice, ma fuori dai giochi per un cambio non riuscito.

Soltanto tre volte, nella storia dell’evento, c’è stato un maggior numero di titoli in confronto a questa edizione: cinque nel 2000, 2004, 2005, mentre non erano mai stati quattro. E il team marchigiano si riporta al nono posto nella classifica combinata, dopo il decimo della scorsa stagione.


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