di Andrea Ferretti
I Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli, in collaborazione con i colleghi di Teramo, hanno scoperto e posto fine a un traffico di droga. Misure cautelari sono state prese nei confronti di quattro persone, tutte accusate di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. In questo caso cocaina. Due sono stati posti agli arresti domiciliari, per due è scattato invece il divieto di dimora in provincia di Teramo.
Misure che hanno decisamente interrotto la loro attività, ma non sembrano così drastiche da poter escludere che, soprattutto con i due in stato di libertà, lo smercio possa riprendere quanto prima. A firmare l’ordinanza è stato il gip del Tribunale di Teramo su richiesta di quella Procura della Repubblica.
Si tratta di quattro cittadini albanesi, residenti a Corropoli e Nereto, piccoli centri del Teramano non lontani dal confine con il Piceno, di età compresa tra i 29 e i 39 anni.
I Carabinieri di Ascoli stava dietro al quartetto da un bel pezzo, fino a che hanno avuto in mano – poi consegnate in Procura – le prove schiaccianti dell’esistenza di una fitta rete di spaccio che avveniva tra l’Ascolano e la Val Vibrata. I quattro smerciavano piccole dosi di cocaina a non meno di ottanta assuntori, uomini e donne di ogni fascia d’età che vivono ad Ascoli, nell’hinterland e nella confinante provincia di Teramo.
A destare i primi sospetti furono le sanzioni amministrative inflitte ai quattro quando vennero più volte fermati, sia dai Carabinieri e da altre Forze di polizia, nel periodo in cui la pandemia covid vietava di spostarsi da un comune all’altro. Loro se ne infischiavano, si spostavano e pagavano le multe. Le indagini cominciarono da qui.
Uno dei luoghi preferiti per le “consegne” delle dosi, dopo accordi presi sui social, i parcheggi di attività di ristorazione e centri commerciali. Dettagli importanti monitorati dai militari dell’Arma di Ascoli e di Teramo che alla fine hanno contato centinaia di cessioni di droga per un profitto illecito da parte dei quattro di almeno 100.000 euro.
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