Anche quest’anno si è svolto a Cupra Marittima il “Cupra per l’ambiente festival”, la manifestazione che premia i negozi e gli uffici che si impegnano a ridurre i rifiuti all’origine e a promuovere una gestione responsabile delle risorse. Il progetto, avviato nel 2018 dall’Amministrazione comunale con “Marche a rifiuti zero”, ha avuto importanti riscontri a livello locale e regionale, tanto che è stato ripreso pure dai Comuni di San Benedetto e Grottammare.
Nel corso della giornata c’è stato spazio anche per una mostra di prodotti agricoli e biologici, stand sull’apicoltura sostenibile, esposizione di oggetti di artigianato locale, piante dei vivaisti di Grottammare, mobilità sostenibile e con “AdriaticaOli” che ha consegnato il sapone naturale realizzato con gli scarti dell’olio esausto.
Spazio anche al dibattito sull’ambiente con il sindaco Alessio Piersimoni, l’assessore comunale all’ambiente Lucio Spina.
E’ intervenuto anche Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche, che ha sostenuto il progetto fin dall’inizio. Sabatini ha sottolineato «la necessità di recuperare, riassemblare e rimettere sul mercato i prodotti che usiamo, attraverso processi industriali che mettano insieme le competenze di tutti, Camera di commercio, Amministrazioni locali, Università e aziende. Basti pensare – ha detto – che già oggi è possibile produrre materiale vegetale dalle fibre e dagli oli contenuti nella vinaccia, una materia prima totalmente naturale costituita dalle bucce, semi e raspi dell’uva che si ricavano durante la produzione del vino. Questo sistema permette di recuperare materie preziose e ridurre l’abbandono dei rifiuti, il famigerato littering. In questo la Regione Marche potrebbe fare da regione modello, da apripista per tutte le regioni italiane».
Ha preso la parola pure Giacinto Alati, presidente della Ciip, il quale ha messo il dito in una piaga dolente, l’acqua: «Dopo il terremoto del 2016 l’offerta d’acqua si è ridotta moltissimo e stiamo affrontando una vera e propria emergenza idrica. Occorre quindi creare una rete di impianti regionali in grado di costituire un circolo virtuoso di sostegno reciproco nei momenti critici. Allo stesso tempo occorre ricordare che l’acqua è una risorsa preziosa, da non sprecare e non disperdere».
L’assessore regionale Guido Castelli ha illustrato i fondi a disposizione della Regione Marche per il Pnrr, che dovranno essere destinati per almeno il 30% ai temi ambientali: efficienza energetica, energie rinnovabili, clima e rischio ambientale, difesa delle coste, risorse idriche, biodiversità, economia circolare. «Saranno coinvolti tutti, enti pubblici e privati, aziende, associazioni, albergatori, ristoratori – ha detto – nessuno sarà escluso dai bandi per i finanziamenti. Le scelte ambientali a volte costano, ma le classi dirigenti sono chiamate a sostenere questo sforzo e a fare gli investimenti giusti».
Hanno preso la parola anche Leonardo Collina amministratore delegato di “Picenambiente”, Armando Marconi presidente Coldiretti Ascoli-Fermo, Francesco Balestra, presidente dei vivaisti di Grottammare.
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