Il sindaco di Montefiore Lucio Porrà
Se non ci fosse di mezzo il Covid, potrebbe avere risvolti divertenti quello che sta accadendo a Montefiore: il piccolo comune è rimasto inchiodato a “8 casi di positività” dalla scorsa estate, nel report quotidiano del Servizio Sanità regionale.
Il report conta 8 casi da quando, a fine giugno, una comitiva di turisti finlandesi era risultata positiva al Covid. Da allora il numero non è mai sceso, aumentato di pochissimo, per poi tornare di nuovo a 8, orami da settimane.
Sembra difficile da credere, ma gli 8 casi sono ancora quei turisti, rimpatriati da luglio.
Ma come è possibile?
«E’ una situazione paradossale e non so più come spiegarlo alle persone», ammette quasi con rassegnazione il sindaco Lucio Porrà che spiega: «La comitiva finlandese è ripartita da Montefiore dopo circa tre settimane di quarantena.
Ai tamponi di controllo continuavano a risultare positivi, ma volevano andare via a tutti i costi (e la struttura ricettiva che li ospitava aveva altre prenotazioni, ndr). Così il servizio sanitario pubblico ha organizzato loro un viaggio fino a Roma, con un mezzo dedicato. Poi, da lì, si sono imbarcati su un volo privato per tornare a casa».
In buona sostanza, sindaco, gli 8 turisti sono ripartiti positivi?
«Sì. Non c’è stato un tampone negativo che ha potuto decretare la fine della quarantena e per questo al Dipartimento di prevenzione – che ho chiamato oggi l’ultima volta – la loro “pratica” non è stata chiusa. Ed ancora nel comune di Montefiore risultano 8 persone positive.
In realtà erano mesi che non registravamo nuovi casi. Ce n’è uno adesso, che si è portato dietro circa 10 quarantene, ed è legato al cluster della Croce Verde. Ma nessun altro».
m.n.g.
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