Si concretizza per il territorio piceno un’opportunità fondamentale e lungamente attesa. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm del 30 novembre 2021, il Fondo di contrasto alla deindustrializzazione è diventato finalmente realtà.
Domenico Procaccini
Nella Finanziaria 2021 erano previsti 136 milioni nel triennio 2021-2023, per bilanciare a favore dei territori ex Casmez di Lazio e Marche la decontribuzione di cui beneficiano i territori del Mezzogiorno. Con il nuovo Dpcm, sono stati ripartiti i fondi tra i sei Consorzi industriali destinatari del provvedimento e sono state definite le modalità di gestione delle agevolazioni.
Per quanto riguarda il Piceno Consind, vengono stanziati circa 23,7 milioni per il sostegno alle imprese manifatturiere che intendono potenziare o riqualificare insediamenti produttivi già esistenti oppure attivare nuove unità produttive nel territorio di competenza del Consorzio.
Le tematiche sono relative all’innovazione di processo/prodotto, alla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale, alle nuove iniziative imprenditoriali. Per realizzare tali investimenti, si prevedono agevolazioni in regime “de minimis” (fino a 200.000 euro) da disciplinare con un successivo decreto direttoriale.
«E’ stato un risultato davvero esaltante, frutto di un lungo lavoro portato avanti di concerto con gli altri Consorzi laziali – dice Domenico Procaccini, presidente di Piceno Consind – finalmente il nostro territorio potrà consolidare il tessuto industriale esistente, che nei nostri agglomerati conta su un migliaio di aziende manifatturiere, nonché avere maggiore appetibilità per nuovi investitori. Il Fondo significa occupazione e sviluppo per il nostro territorio – prosegue – e il Consorzio supporterà attivamente tutte le aziende che intendono investire mettendo a disposizione le nostre sei aree industriali già infrastrutturate (Ascoli-Maltignano, Monsampolo-Monteprandone, Offida-Castignano, Comunanza-Force-Rotella, Venarotta, Arquata), il nostro Suap associato che garantisce tempistiche certe nelle autorizzazioni e i dati del recente censimento dei capannoni inutilizzati, per favorire al massimo il riuso degli immobili già esistenti e ridurre a zero il consumo di suolo».
La fiscalità di vantaggio: «Per il Piceno è finalmente realtà»
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