Breast Unit (Unità di Senologia):
lettera aperta di una paziente speciale

ASCOLI - La testimonianza di Ludovica Teodori, da tanti anni punto di riferimento della sezione ascolana dello IOM. Stavolta non lo fa come presidente dell'associazione, ma come paziente. E ringrazia «i professionisti della Breast Unit delle Aree Vaste 4 e 5, un'eccellenza della Sanità di cui tutti dovrebbero essere a conoscenza per poter meglio scegliere, qualora si presentasse la necessità, quale percorso intraprendere»
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Ludovica Teodori

Parole toccanti e sincere, in una lettera aperta. Quella che ha deciso di scrivere l’ascolana Ludovica Teodori, da anni punto di riferimento della sezione ascolana dello IOM. Ma stavolta non lo fa come presidente dell’associazione, ma come paziente. Eccola.

“Carissimi professionisti della Breast Unit Area Vasta 4-5, questa lettera aperta a scritta non dalla presidente dello IOM, associazione di volontariato che da oltre 25 anni svolge assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici e sostegno alle famiglie ma da una semplice paziente.

A novembre scorso sono entrata nel percorso della Breast Unit con una diagnosi di recidiva at seno. Fin da subito sono stata accolta, seguita e sostenuta non solo con grande professionalità, ma con profonda umanità.

Tempestivamente mi avete organizzato tutti gli esami necessari, e nel giro di breve tempo sono stata operata e poi presa in carico dall’Oncologia.

Una donna che si trova ad affrontare una tale esperienza, a sottoposta ad una valanga di emozioni perturbanti: paura, disorientamento, senso di solitudine. Ecco, io non mi sono mai sentita sola. Mi avete seguita in ogni singolo passo di questa esperienza che sconvolge non solo Ia vita della donna ma anche di chi le sta accanto. Con pazienza e chiarezza avete fugato dubbi a me e alla mia famiglia e con infinita disponibilità mi avete accompagnata in questo difficile percorso.

Essere curata nel luogo in cui si vive, senza dover fare i cosiddetti viaggi della speranza a davvero una grandissima opportunità non solo per la paziente che non è soggetta ad ulteriori stress emotivi, fisici ed economici, ma anche per la Sanità pubblica che in questo modo evita il rimborso delle spese mediche.

Mi e sembrato necessario, soprattutto in questo momento storico cosi complesso, dare la mia testimonianza, per far sapere che nel nostro territorio esiste davvero un’eccellenza della Sanità e che tutti dovrebbero esserne a conoscenza per poter meglio scegliere, qualora si presentasse la necessità, quale percorso intraprendere.

Grazie quindi a tutti voi, e mi auguro che questa realtà che funziona in maniera davvero eccelsa continui ad esistere e che le venga riconosciuta la sua fondamentale importanza. Con riconoscenza”.

 


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