Nelle Marche più di 400.000
gli animali microchippati,
30 sono furetti

DATI - Lo rende noto l’Oipa, l'organizzazione internazionale protezione animali che lancia l'appello: «Vanno registrati anche i gatti, finora sono più di 25.000»
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Cani«Sono 440.748 gli animali microchippati nelle Marche. Al 4 febbraio risultano iscritti all’anagrafe regionale degli animali d’affezione 414.772 cani, 25.946 gatti e 30 furetti».

Lo rende noto l’Oipa, l’organizzazione internazionale protezione animali. I numeri sono estratti dalla banca dati dell’anagrafe degli animali d’affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle regioni e dalle province autonome. «Dalle cifre emerge chiaramente come a livello nazionale siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle anagrafi territoriali per queste due specie». L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura, efficace strumento per combattere il randagismo.

«L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti – commenta il presidente dell’Oipa Massimo Comparotto -. In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge numero 282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?».

«La regione con più animali microchippati, 2.216.862, è la Lombardia (1.865.836 cani e 350.130 gatti). La regione con meno animali iscritti all’anagrafe, 31.691, è la Valle d’Aosta (27.064 cani e 4.627 gatti). Nella classifica delle regioni con il maggior numero di animali domestici microchippati, secondo è il Veneto (1.541.529), seguito dall’Emilia Romagna (1.413.262), dal Piemonte (1.135.898), dal Lazio (1.132.588) e dalla Campania (1.075.300). Impossibile stimare la percentuale di cani microchippati sul totale anche a causa del mancato rispetto dell’obbligo da parte di molti proprietari – prosegue la nota dell’organizzazione internazionale protezione animali -. Per quanto riguarda i gatti, non essendo obbligatoria la loro microchippatura, l’Oipa informa che è online dal 2011 un’anagrafe nazionale felina (Anf) gestita dall’associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che registra, su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti con microchip. Tutti i proprietari di gatti possono rivolgersi a un medico veterinario aderente all’Anf per l’identificazione e la registrazione del gatto».

«Ci appelliamo a tutte le regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’anagrafe degli animali d’affezione – conclude Comparotto -. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili».


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