Francesco Baldelli
La Regione stanzia oltre 20 milioni di euro per l’innovazione e la messa in sicurezza delle scuole. Iniziativa finalizzata a mettere a terra tutte le risorse disponibili per realizzare edifici scolastici moderni e all’avanguardia. Nessuna scuola è stata finanziata nel Piceno, dove tra le “riserve” compaiono i progetti presentati dai Comuni di Monteprandone e Carassai, per la demolizione e ricostruzione, rispettivamente dell’Isc di Monteprandone e dell’edificio scolastico di Via XX Settembre dell’Isc Rotella Montalto Marche.
Le altre riserve sono relative ai Comuni di Matelica (per l’adeguamento sismico della Media “Mattei”), di San Marcello (Ancona) per la demolizione e ricostruzione dell’Isc “Rossini”, di Fermo (adeguamento sismico e l’efficientamento energetico di Primaria e Infanzia “Molini”). Non ammessi al finanziamento ma con possibilità di ripescaggio, per la graduatoria destinata alle Province, anche l’intervento di miglioramento sismico ed efficientamento energetico del Liceo Scientifico “Galilei” di Ancona e la demolizione e ricostruzione dell’edificio aule del Liceo “Nolfi” di Fano.
Queste scuole potrebbero accedere al fondo se quelli ammessi «risultino finanziati su altre linee di finanziamento Pnrr, in scadenza pressoché contemporanea al bando della Regione Marche, o comunque non finanziabili», si legge in una nota dell’assessore regionale Francesco Baldelli.
Le scuole ammesse ed i relativi finanziamenti richiesti sono: per la Provincia di Fermo 6.211.755,00 di euro per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica dell’Ipsia “ Ricci” di Fermo; per il Comune di Mombaroccio 1.635.000,00 di euro per l’Isc “Pirandello”, che sarà demolito e ricostruito ex novo; per il Comune di Gradara (Pesaro) 5.450.000,00 di euro per la costruzione in altro sito della scuola media “Lanfranco”; per il Comune di Pesaro 5.497.792,00 di euro per lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico all’Isc “Villa San Martino”; per il Comune di Montecarotto (Ancona) 2.060.000,00 di euro per la demolizione e ricostruzione della Scuola dell’Infanzia.
«Oltre 20 milioni dalla Regione per la scuola del futuro innovativa – il commento di Baldelli – sicura e all’altezza delle aspettative dei nostri ragazzi sfruttando le risorse strutturali del piano di ripresa e resilienza. Numerosa la partecipazione al bando da parte di comuni e province con un’ampia varietà di progetti. Il “modello Marche” avanza a grandi passi nelle scuole della Regione e oggi, al successo del bando sulla ventilazione meccanica controllata in aula, affianchiamo quello relativo all’innovazione e la messa in sicurezza delle scuole. Iniziativa finalizzata a mettere a terra tutte le risorse disponibili per realizzare edifici scolastici moderni e all’avanguardia».
Al Bando “Marche: innovazione, scuola, futuro” sono stati presentati 93 progetti da 70 Comuni e dalle 5 Province marchigiane.
«I 20,7 milioni di euro di risorse disponibili (il 30% delle quali destinate alle scuole di pertinenza delle Province) – così recita la nota della Regione – sono stati assegnati a progetti selezionati in base a criteri che puntavano all’innovazione e all’utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate, per realizzare strutture sicure, green, salubri e aperte alla comunità locale, con la previsione di spazi flessibili e anche attrezzati all’aperto per attività didattiche, sportive ed extra scolastiche.
Tra le soluzioni presenti nei progetti provenienti dai Comuni e dalle Province che hanno avanzato candidature per i finanziamenti, vanno evidenziate: l’autosufficienza energetica dell’edificio tramite fotovoltaici, coibentazione, utilizzo di impianti a bassissimo consumo; il controllo della qualità dell’aria con misuratori di Co2 e ventilazione meccanica controllata sia nelle aule che negli spazi comuni; la previsione di spazi aperti alla socialità e alla vita extrascolastica».
I progetti scelti seguiranno l’iter e le tempistiche dettate dal Ministero e previste dal Pnrr, che sono: la consegna della progettazione definitiva entro il 31 agosto 2022 e di quella esecutiva entro fine anno; aggiudicazione dei lavori entro il 20 giugno 2023; loro avvio entro il 31 dicembre dello stesso anno; conclusione entro fine 2025; infine, collaudo non oltre il 31 marzo 2026.
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