La balaustra posizionata intorno al monumento
di Luca Capponi
Una balaustra nuova di zecca per la messa in sicurezza del sito. Entro l’estate, poi, via le orripilanti scritte e spazio alle videocamere di sorveglianza. Per evitare che la mano dell’inciviltà possa arrecare ulteriore danno ad uno dei monumenti cui la città è più affezionata.
Il Cristo Redentore sulla collina del Sacro Cuore trova finalmente pace. L’intervento congiunto di Comune e dell’associazione Angeli del Bello, infatti, punta a restituire la giusta dignità alla scultura in travertino realizzata da Antonio Mancini nel 1954, negli anni rimasta vittima di abbandono, maleducazione e del conseguente degrado che porta spesso in loco, soprattutto nelle ore notturne, sconsiderati e balordi.
Da qualche tempo, per fortuna, l’aria sembra cambiata. Dopo la ripulitura di alcuni mesi fa, che ha riguardato gli spazi adiacenti comprendendo anche la sistemazione della vegetazione, il cronoprogramma pensato dell’Arengo ha visto il posizionamento di una balaustra intorno al monumento. E a breve ecco altri due step importanti, annunciati dall’assessore ai lavori pubblici Marco Cardinelli.
«Dopo l’attesa di alcuni pareri della Soprintendenza, necessari poiché si tratta di un’area su cui gravano diversi vincoli, abbiamo potuto seguire i passi necessari per custodire al meglio un luogo molto suggestivo di Ascoli, a cui tutti, sindaco Fioravanti in primis, siamo molto legati -spiega-. A breve, grazie anche alla preziosa sinergia con “Gli Angeli del Bello”, che ringrazio vivamente, interverremo sulle decine di scritte fatte con la bomboletta spray che deturpano sia la base della statua che le scale di accesso; quest’ultime, poi, sono state ripristinate poiché erano rovinate e pericolose. Poi sarà la volta dell’impianto di videosorveglianza dotato di almeno tre telecamere, fondamentale per evitare che in futuro tali episodi di vandalismo possano ripetersi. Il tutto per una spesa totale di circa 20/25.000 euro».
Curiosità: per chi non l’avesse notat0, da qualche tempo la figura del Cristo è visibile, in particolare dal centro città, anche nelle ore notturne grazie ai proiettori che lo stesso Comune ha voluto installare per dare più dignità e visibilità ai 12 metri di altezza dell’opera. Mancini la realizzò in 10 anni di lavoro per ringraziare il Signore per avere salvato Ascoli dai bombardamenti tedeschi, lui che era tornato dalla Seconda Guerra Mondiale dopo due anni di prigionia, ridotto a 35 chili di peso.
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