Spazzafumo nella bufera dopo la frase con il riferimento a Scampia: la lettera di scuse non frena la polemica

SAN BENEDETTO - Il sindaco scivola su Napoli e poi rimedia scrivendo una lettera al primo cittadino partenopeo Gaetano Manfredi. Ma alle opposizioni non sembra vero: sferrano l'attacco Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia
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Il sindaco Antonio Spazzafumo

 

«Le luci non funzionavano e qui dentro pioveva pure. Allora ho chiesto: fatemi capire, ma che è il Comune di Scampia questo o il Comune di San Benedetto del Tronto?».

 

E’ questa la frase incriminata. Quella pronunciata dal sindaco di San Benedetto, Antonio Spazzafumo, finita di corsa sulle onde di Radio24 nel corso della trasmissione “La Zanzara” di Giuseppe Cruciani. Giusto per citarne una.

 

Le polemiche infuriano a San Benedetto. E non solo. Alle opposizioni della Riviera non sembra vero. Il primo cittadino che fa? Intanto corre ai ripari, e proprio oggi, martedì 29 marzo, ha inviato una lettera di scuse al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. E allora ecco il testo della lettera e, a seguire, l’attacco sferrato da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

 

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

LA LETTERA DI SPAZZAFUMO

 

«Gentile Signor Sindaco, sento il bisogno di rivolgere le mie scuse per la frase pronunciata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale di San Benedetto del Tronto, e di cui è stato dato risalto anche attraverso media nazionali.

Non era mia intenzione offendere la sua Città né tantomeno gli abitanti di Scampia, un’area senz’altro afflitta da gravissimi ed antichi problemi ma che so sta compiendo, con il supporto delle istituzioni, in primo luogo del Comune, uno sforzo titanico per recuperare una dimensione di normalità.

Da amministratore locale, seppur alla prima esperienza, posso immaginare l’impegno che state profondendo quotidianamente per migliorare le condizioni di vita della comunità napoletana, e in particolare dei residenti nei quartieri periferici. Le cronache narrano di questo sforzo, ma non possono descrivere compiutamente il lavoro quotidiano, irto di difficoltà e di ostacoli, che state conducendo.

Avete affrontato e tutt’ora affrontate sfide complesse per il bene della città di Napoli e dei suoi abitanti, sfide che pochi altri amministratori italiani sono chiamati a gestire.

La prego di farsi interprete del mio sentimento di profondo dispiacere per quanto accaduto presso la comunità dei residenti di Scampia a cui esprimo non solo il mio incondizionato e affettuoso incoraggiamento ma a cui assicuro anche la totale disponibilità a contribuire, nelle forme che saranno ritenute più congrue, alla rinascita civile e morale del quartiere».

 

LE REAZIONI

 

La nota a firma Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia: “Spazzafumo disonora la nostra città e rischia di disperdere il prestigio costruito negli anni. Amministrare e rappresentare una città è un onore ed un privilegio. Ancor più dalla posizione di primo cittadino, tale privilegio dovrebbe essere custodito ed onorato. Le parole e i comportamenti tenuti dal sindaco Spazzafumo, per nulla adeguati al ruolo che ricopre, rischiano di far scadere nel ridicolo la città di San Benedetto e disperdere quella credibilità costruita con cura e attenzione negli anni. Mentre negli anni scorsi sui media nazionali si è parlato, anche attraverso la voce del Papa, delle virtù mostrate dalla nostra comunità in materia di raccolta della plastica in mare, con l’arrivo di Spazzafumo l’attuale amministrazione ha inanellato scivoloni da far balzare la nostra città alle cronache nazionali, ma mai per onorevoli motivi. Prima ripreso da Rete 4 con l’improprio appellativo di “donzelle” nel rivolgersi alle donne sedute in Consiglio comunale, oggi ridicolizzato in una nota trasmissione di Radio 24 per le sue dichiarazioni con le quali bolla San Benedetto “come il comune di Scampia” per denunciare il malfunzionamento di luci nel suo ufficio in municipio. Noi riteniamo che il primo cittadino, con queste sue uscite, stia disonorando il ruolo che ricopre e danneggiando l’immagine della Città che rappresenta. Innanzitutto va chiarito che Scampia non è un Comune, come lui sostiene, ma anche ammettendo che lo diventasse siamo certi che il suo sindaco non potrebbe toccare livelli così bassi come quelli a cui si è assistito nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Proprio lui, che voleva liberare la città, la sta occupando con atteggiamenti e un linguaggio che per nulla si addicono ad un livello di buona politica che evidentemente Spazzafumo non sa incarnare”.

 

 


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