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Ponte sull’Ancaranese: forse è la volta buona

AVVIATO il tavolo tecnico per la definizione del protocollo d'intesa tra le Amministrazioni provinciali di Ascoli e Teramo. Sotto la lente un lavoro da anni lasciato a metà e, sopra al fiume Tronto, un tratto di strada pericoloso
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Proseguono gli incontri tra le Amministrazioni provinciali di Ascoli e Teramo che stanno elaborando le soluzioni più funzionali riguardanti per la sistemazione dei ponti (sembra unico, ma sono due) sul Tronto, lì dove la Provinciale abruzzese numero 3 Ancaranese si infila nel territorio piceno (Villa Sant’Antonio).

 

Il sopralluogo di inizio febbraio

Dopo il sopralluogo di circa due mesi fa, un tavolo tecnico-istituzionale si è svolto ad Ascoli, a Palazzo San Filippo. Presenti in videoconferenza per la Regione Marche l’assessore Guido Castelli, per la Provincia di Ascoli il presidente Sergio Loggi. In presenza, invece, il consigliere provinciale con delega alla viabilità e infrastrutture Daniele Tonelli,  l’ufficio tecnico ascolano con l’ingegner Colapinto e i geometri Borraccini e Fabiani.

 

Per la Provincia di Teramo il capo di gabinetto Marco Rapone con gli ingegneri Ranieri e Testa dell’ufficio tecnico. Per l’Anas l’ingegner Mancina, per il “soggetto attuatore sisma” l’ingegner Cerato.

 

In particolare nell’incontro è stato definito il protocollo d’intesa per regolare le condizioni, strumento fondamentale per avviare l’iter tecnico-amministrativo che porterà alla realizzazione di nuovo ponte, moderno e funzionale, a disposizione del comprensorio, determinante per rafforzare sicurezza e fruibilità di percorrenza.

 

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