Continua a San Benedetto la battaglia consigliere comunale della Lega e commerciante ittico Lorenzo Marinangeli per avere il giovedì al mercato ittico una presenza fissa di un vigile urbano. «Anche ieri -dice il presidente del Co.Ci- non si è visto. E a rischio ci sono tutte le aste del mese di aprile».
Il mercato ittico all’ingrosso
Nell’ultimo consiglio comunale, Lorenzo Marinangeli aveva sollevato di nuovo questa problematica, non ricevendo in merito alcuna risposta o assicurazione. «A questo punto -afferma- mi sento preso in giro e non me lo merito perchè sto svolgendo il lavoro di consigliere comunale. Allo stesso tempo assisto ad mancanze di rispetto per il mio ruolo. Quando porti in assise i problemi del porto e ti senti rispondere dal sindaco Spazzafumo che “c’è un mondo fuori” e che “non devi pensare sempre al mercato ittico”, allora credo che siamo di fronte ad un mancato riconoscimento del rispetto di quel ruolo».
Lorenzo Marinangeli
Marinangeli è un fiume in piena. «In Consiglio avevo denunciato l’assenza del vigile urbano e mi sono sentito rispondere che era mancato soltanto due giovedì. Ma non è così. Al primo giovedì post Consiglio il rappresentante della Polizia Municipale non c’era. L’agente che fa il turno al mercato ittico sta frequentando un corso di aggiornamento e il giovedì, per tutto il mese non potrà essere presente. Non capisco perchè il Comando dei Vigili urbani non si organizzi con dei turni per sopperire a questa mancanza. Il regolamento prevede la presenza al mercato ittico di due vigili urbani e qui non ce n’è nemmeno uno, con il sindaco Spazzafumo che in Consiglio se la prende a ridere».
Lorenzo Marinangeli conclude così il suo nuovo j’accuse: «Al mercato ittico circolano decine di persone, centinaia di attività e passano migliaia di cassette di pesce e non si può stare senza la presenza di un rappresentante della polizia locale anche per controllare la presenza di auto e furgoni che insistono sulla struttura. Le mie sono richieste che faccio nell’interesse del funzionamento di una struttura comunale e non credo che debbano essere liquidate con una risata o con la presentazioni di foto di cose che non c’entrano nulla con quello di cui sto parlando».
b.m.
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