di Giuseppe Di Marco
«No alle aste», «Abbasso la Bolkestein». Sono queste le scritte che campeggiano a caratteri cubitali su alcuni manifesti posizionati all’entrata di diversi chalet di San Benedetto. È l’annosa protesta contro la direttiva europea che prevede, per le concessioni demaniali, l’assegnazione tramite procedura di evidenza pubblica.
La posizione dei balneari è stata ribadita in un incontro tenutosi il 16 aprile allo chalet “Rivabella”, al quale hanno partecipato, fra gli altri, il presidente Itb Giuseppe Ricci, gli onorevoli Lucia Albano e Francesco Lollobrigida, nonché il consigliere regionale Andrea Assenti, di Fratelli d’Italia.
«Noi vogliamo continuare a tutelare quelle che sono le nostre eccellenze, il nostro “Made in Italy” – ha asserito Albano – Invece di creare opportunità nuove ad una imprenditorialità giovane che può costruire l’Italia del domani, oggi si vuole togliere a chi finora ha costruito. Questo non va bene, e noi non saremo mai dalla parte di chi vuole togliere. Noi chiediamo che l’Europa faccia il suo dovere. Anzi, che il governo italiano, in Europa, ci rappresenti degnamente».
«Ringraziamo Fratelli d’Italia, sicuramente saremo sempre al loro fianco in questa battaglia – ha aggiunto Ricci – È l’unico partito che porta avanti una questione che è di un’assurdità impensabile. Io penso che sia assurdo che in un Paese come il nostro si tolga il lavoro a chi se lo è creato con le proprie forze. Questa è una questione che
deve essere decisa dal nostro Parlamento. In questa sede si può e si deve decidere di salvare le nostre imprese, anche perché noi siamo stati i primi, quelli che hanno inventato il turismo balneare. E noi dobbiamo continuare ad essere i primi: ai concessionari di spiaggia deve essere data la possibilità di sviluppare questo settore che all’economia italiana fa tanto bene».
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