Consiglio comunale infuocato, il Pd: «Messo in campo il deprimente giochetto del numero legale»

SAN BENEDETTO - Tuona Claudio Benigni, segretario comunale dem. «Consiglio umiliato, un fatto senza precedenti, una pagina buia per la politica sambenedettese»
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«Il Partito Democratico esprime profondo sdegno per come nella giornata di ieri il Consiglio Comunale è stato umiliato. Un fatto senza precedenti».

 

Claudio Benigni

Non le manda certo a dire Claudio Benigni, segretario comunale del Pd. Dopo l’ultimo Consiglio comunale, tuona l’esponente dem della riviera. «La maggioranza di Antonio Spazzafumo, ad eccezione del consigliere Umberto Pasquali al quale va riconosciuto il coraggio e la coerenza nei due mesi oramai trascorsi – afferma Benigni – si è vergognata di votare contro una mozione che chiede l’ospedale di primo livello a San Benedetto, il rafforzamento del Madonna del Soccorso e le due Case di Comunità previste dalla legge, perché molti di loro non sono d’accordo accontentandosi di mezzo ospedale, sennò non sarebbe mai nata la mozione Micozzi, poi abortita».

 

«Non hanno una posizione e invece di esercitare il ruolo assegnatogli di fare sintesi  presentando emendamenti, si sono scapicollati ad uscire dall’emiciclo, come se ci fosse un terremoto in atto. Beh si, in effetti il terremoto c’è e viene da una città che chiede “politici con gli attributi” a difesa dei propri diritti. Lo dicono le tantissime firme raccolte dalla petizione. Una pagina buia per la politica sambenedettese. Anziché fare politica assumendosi la responsabilità di votare legittimamente contro, hanno messo in campo il deprimente giochetto del numero legale come se fossero minoranza, ma forse si sentino già tali.

 

In politica contano gli atti, ed è del tutto pleonastico per non dire strumentale riporre tutte le speranze su un Consiglio Comunale Aperto dal quale potranno arrivare nient’altro che rassicurazioni verbali o pacche sulle spalle.

 

L’atteggiamento della coalizione PD-Art.Uno-Nos rappresentata dalla consigliera Aurora Bottiglieri – prosegue Benigni – in questi primi mesi è stato non di opposizione intransigente perché era giusto dare il tempo ad una nuova Amministrazione di capire il complesso funzionamento della macchina comunale ma al tempo che è oramai finito, si è pure aggiunta la farsa messa in scena ieri, che segna un solco difficilmente superabile. Con l’aggravante – la conclusione del segretario del Pd –  che il sindaco, abdicando al ruolo di Comune capofila, ha preso su di sé la responsabilità di non sentire tutti gli altri sindaci del Distretto Sanitario, e dunque di creare un potenziale danno all’intero territorio. Se questo è il nuovo, il Partito Democratico non ci sta».

 

Sanità, la maggioranza diserta: manca il numero legale e la mozione Bottiglieri non viene discussa (Video)


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