Nicola Mozzoni, presidente dell’Associazione Albergatori “Riviera delle Palme”
di Giuseppe Di Marco
L’estate 2022 sarà, per le strutture ricettive della Riviera, una delle più redditizie degli ultimi anni. Ad assicurarlo è Nicola Mozzoni, presidente dell’Associazione Albergatori “Riviera delle Palme”, che coglie l’occasione per notare come il livello di professionalità, negli alberghi di San Benedetto, sia rimasta costante, se non proprio, in certi casi, aumentata.
L’inizio della stagione, insomma, rende doverosa una panoramica su quella che è che sarà la prossima estate da un punto di vista turistico, senza tralasciare appunti per un possibile miglioramento.
«Agosto è già sold out fino al 27 del mese – spiega Mozzoni – e così anche le prime due settimane di luglio, mentre per le ultime due abbiamo comunque raggiunto un 85% di prenotazioni. Posso dire che la tendenza, in generale, non si discosta molto da questa statistica. Facciamo ancora un po’ di fatica a riempire le strutture nelle prime due settimane di giugno, visto che per alcuni giorni ancora si fa scuola e che le famiglie devono comunque prepararsi alla partenza. Detto questo, credo che i nostri alberghi non avranno problemi a riempirsi nel periodo compreso fra il 18 giugno e il 10 settembre».
Cosa fare per ottenere il sold out anche ad inizio giugno? «Penso sia possibile – continua Mozzoni – ma il punto è che bisogna creare il “prodotto Piceno” e imparare a promuoverlo. Per raggiungere questo risultato è necessario costruire una rete all’interno del nostro territorio: l’obiettivo è consentire ai turisti, in una giornata piovosa, di avere alternative al mare, e scoprire le nostre numerose eccellenze».
Un pallino di Mozzoni è, da sempre, la diversificazione del turismo. «Le imprese devono specializzarsi in determinati settori – continua il presidente di Assoalbergatori – ad esempio, l’Hotel Bolivar è un’istituzione per quanto riguarda l’accoglienza di persone diversamente abili. Una cosa stupenda, dato che il turismo significa soprattutto inclusività. Ma bisogna lanciare input a tutte le nicchie di mercato, come alle persone che hanno animali con sé. Da noi, le spiagge che possono accogliere animali d’affezione sono troppo poche: credo sia necessario impostare un discorso a livello regionale per prevedere maggiori spazi del genere».
Ultimamente, infine, si è parlato molto di lavoro stagionale. Un ambito che coinvolge gli stabilimenti ma anche e soprattutto le strutture ricettive. «Negli alberghi il lavoro non manca, solo che il “team” che poi lavorerà nelle strutture per tutta l’estate viene completato con un po’ di ritardo rispetto al passato – conclude Mozzoni – La verità è che ci sono molti giovani che vogliono trovare lavoro in questo settore, ma il punto è che, rispetto a prima, difficilmente si trova personale già formato. I ragazzi, il più delle volte nella fascia fra i 16 e i 22 anni, devono fare esperienza in sala, prima di poter avere responsabilità di un certo tipo».
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