Aumento della Tari per le imprese, Calabresi: «Noi mai interpellati, serve confronto con il Comune»

SAN BENEDETTO - Il presidente di Confcommercio Fausto Calabresi si dice disponibile ad avviare un confronto con l'amministrazione comunale per rivedere le tariffe Tari
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Fausto Calabresi, presidente di Confcommercio

 

di Giuseppe Di Marco

 

L’aumento della Tari per le imprese ha scosso le associazioni di categoria. Pur trattandosi di un rialzo piuttosto esiguo, la Confcommercio ritiene che la categoria non debba essere penalizzata con ulteriori aggravi nel balzello sui rifiuti.

L’idea è, pertanto, di tornare a discutere con i vertici del Comune di San Benedetto per riequilibrare i conti a favore delle imprese.

«Io credo che, se le aziende chiudono, la tassa dovrebbe diminuire, non il contrario – dice il presidente Fausto Calabresiperché si dovrebbe abbassare il costo totale: non capiamo perché il Comune non abbia agito così. Le percentuali di aumento non sono catastrofiche, ma il punto è che tale aggravio si aggiunge a sacrifici già sostenuti dalle aziende».

 

Calabresi descrive gli effetti della crisi in Riviera. «Stiamo vivendo l’onda lunga della pandemia – continua il presidente – una tempesta perfetta che ha comportato l’aumento dei costi delle utenze, la contrazione del mercato. A tutto ciò si è aggiunta la guerra, che ha immesso ulteriore apprensione».

 

La soluzione? L’avvio di un confronto con le istituzioni per cambiare le carte in tavola. «Prima che la Tari venisse aumentata, non siamo stati convocati dal Comune – aggiunge Calabresi – Spero che a breve saremo interpellati per instaurare un confronto con il Comune, finalizzato a salvaguardare le nostre aziende sul mercato. Oggi si salvano solo quelle con un alto valore aggiunto, mentre quelle che hanno margini risicati sono costrette a chiudere. In quelle aziende però ci lavorano intere fasce sociali, che ora si trovano tutte sul mercato della disoccupazione. Vediamo se è possibile contenere i costi della Tari: magari, migliorando la procedura di raccolta, si potrebbero attivare meccanismi di premialità. Fare una mera operazione aritmetica non va bene: bisogna invece operare sul merito».


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