di Giuseppe Di Marco
Buoni spesa, contributo per gli affitti, accoglienza dei profughi ucraini: l’assessore al Sociale Andrea Sanguigni replica all’attacco della minoranza di destra, proposta in una recente e tagliente analisi dell’operato amministrativo comunale.
«Apprendo della goffa contestazione nei miei confronti da parte del centrodestra – dice Sanguigni – che, avendo governato fino a poco tempo fa, sembra a questo punto avere problemi di memoria. Nella fretta di denigrare le misure in ambito sociale che l’amministrazione di cui faccio parte ha varato, infatti, gli oppositori scordano che chi ha disposto la cessazione dell’erogazione dei buoni spesa è stata la giunta Piunti che ha sospeso il servizio con la delibera 189 del settembre 2021.
Una volta insediatici, abbiamo provveduto a gestire le relative risorse stanziando prima 40.000 euro e destinando poi un’ulteriore tranche da 32.000 euro per sostenere le spese di vita quotidiana per le famiglie più in difficoltà.
«Dicono i partiti di centrodestra che un assessore al sociale non fa propaganda a basso costo e offre risposte concrete. Sono d’accordo, e infatti in questi pochi mesi abbiamo messo in campo una serie di iniziative concrete.
Abbiamo indetto una procedura concorsuale per la selezione di un assistente sociale specificatamente dedicato ad affrontare le richieste dei cittadini bisognosi, figura mancante nell’organico. Abbiamo poi anticipato di un mese la liquidazione del contributo affitti, aumentandone contestualmente la disponibilità di 50.000 euro rispetto all’anno scorso.
Voglio poi ricordare che abbiamo introdotto un contributo a sostegno delle spese d’affitto per chi ha subito uno sfratto ed è riuscito a trovare una nuova sistemazione, e che abbiamo creato, a partire dal prossimo settembre, altri 20 posti nelle sezioni “Primavera” comunali.
Con il partenariato stretto con l’associazione On the Road, parte del progetto – cordata Apeiron sull’accoglienza approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, abbiamo potuto convertire i 15 posti previsti dal sistema di accoglienza e integrazione (Sai) perché a beneficiarne potessero essere i rifugiati ucraini, che altrimenti non avremmo potuto accogliere.
Proprio sull’emergenza Ucraina, il centrodestra dimentica che, a differenza di privati e associazioni, una pubblica amministrazione è vincolata da procedure che non possono essere aggirate a tutela delle risorse pubbliche gestite. Per questo abbiamo dovuto agire con cautela e attendere le direttive della Prefettura prima di poterci muovere in risposta all’emergenza in corso. Una volta superati questi passaggi, il progetto è andato avanti in maniera spedita.
Queste le cose già fatte, tante altre sono in cantiere. D’altronde, dobbiamo recuperare cinque anni di assenza della politica in questo Comune. Mi scuso se in futuro non potrò sempre rispondere ai vuoti comunicati di un’opposizione che ha tanto tempo libero. Preferisco dedicare il mio ad affrontare le questioni che attengono al sangue e alla carne delle persone».
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