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“A pesca di plastica 2022”, la flotta di San Benedetto torna a pulire il mare

SAN BENEDETTO - L'avvio dell'operazione è previsto per fine giugno e durerà dodici mesi, coinvolgendo tutta la marineria sambenedettese
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Firmato il protocollo d’intesa di “Clean sea life – A pesca di plastica 2022”

 

di Giuseppe Di Marco

 

“Clean sea life”, progetto meglio conosciuto come “A pesca di plastica”, torna a San Benedetto per dare alla Riviera un mare più pulito. Un mare senza rifiuti, senza plastica.

L’iniziativa è la prosecuzione dell’operazione andata in scena a San Benedetto fra il 2018 e il 2020, che coinvolse tutta la marineria rivierasca e portò alla raccolta di circa 24 tonnellate di rifiuti, per la maggior parte di plastica. L’edizione 2022 è stata inaugurata nella mattina di martedì 7 giugno con la firma del protocollo d’intesa. Il tutto partirà subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge “SalvaMare” ed avrà una durata di 12 mesi. I rifiuti in plastica raccolti verranno trattati al nuovo impianto di Picenambiente sito a Spinetoli.

«La nostra città si è resa protagonista per la raccolta della plastica in mare – ha commentato il sindaco Antonio Spazzafumosiamo stati lodati anche dal Papa per questo, perché rappresentiamo un esempio virtuoso: questo ci induce ad ampliare ulteriormente questo percorso».

Tra i presenti all’incontro anche il senatore Giorgio Fede, il comandante della Capitaneria di Porto Marco ManciniFrancesco Chincoli Leonardo Collina, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Picenambiente e il vicesindaco Tonino Capriotti.

A prendere parte alla presentazione del protocollo è stata anche l’onorevole Paola Deiana (M5s), relatrice alla Camera del disegno di legge “SalvaMare”, approvato ad inizio maggio in senato. «Oggi si sottoscrive un protocollo importantissimo – ha affermato la deputata, in collegamento da remoto – che è una fondamentale prosecuzione del “Clean sea life”. Voi di San Benedetto siete i precursori della legge “SalvaMare”».

Tale legge, va ricordato, equipara i rifiuti raccolti in mare a quelli prodotti a bordo delle navi, e quindi ne favorisce la raccolta e lo smaltimento, grazie a dei meccanismi di premialità che vengono attivati nei confronti di chi partecipa attivamente all’iniziativa. La legge ora necessita unicamente dei decreti attuativi per diventare operativa.

«Oggi – ha concluso il senatore Fede – passiamo dalla denuncia del problema alla proposta di soluzioni. San Benedetto è stata protagonista di un test fondamentale per lo sviluppo positivo dei rapporti fra legislatori e operatori locali».


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