“Adriatica Ionica Race”, c’è anche una squadra di atleti diabetici

ASCOLI - Mercoledì 8 giugno a Piazza Roma si chiude la quarta edizione della corsa ciclistica. La testimonianza di come anche lo sport professionistico possa essere praticato dai colpiti da questa malattia. Che sono trecentomila in Italia, e mezzo milione nel mondo
...

 

di Walter Luzi

 

Arriveranno in Piazza Roma intorno alle 15 di domani, mercoledì 8 giugno, i corridori, oltre un centinaio, della corsa a tappe Adriatica Ionica Race, giunta alla sua quarta edizione. Nel cuore di Ascoli torna dunque il grande ciclismo. Sarà l’ultimo traguardo di una corsa partita da Tarvisio, nel Friuli.

Quasi ottocento i chilometri percorsi dai corridori nelle cinque tappe, ideate dall’ex campione del pedale Moreno Argentin, che hanno attraversato quattro regioni. L’ultima frazione prenderà il via da Castelraimondo, nel maceratese, alle dodici.

I centocinquantadue chilometri della sua lunghezza si snoderanno attraverso le montagne del maceratese e fermano per concludersi sul circuito cittadino di Ascoli, dopo il traguardo volante di Mozzano. Cornice suggestiva per un arrivo che ha già accolto nel recente passato anche i giovanissimi protagonisti del prestigioso “Memorial Luigi Ferretti”. Il ciclista ascolano più forte e popolare di tutti i tempi, a cui il pensiero non può non andare in giornate come questa.

Sul podio saliranno poi il vincitore della tappa e il definitivo capoclassifica della corsa. Maglie da indossare, fiori, baci delle miss, e foto ricordo di rito. Ma i vincitori in Piazza Roma saranno, lasciando da parte il cronometro, anche altri. Sono i componenti della Team Novo Nordisk. Colori statunitensi, sette atleti in gara di cinque nazionalità con lo stesso, comune, denominatore. Il diabete di tipo uno. La dimostrazione vivente che questa malattia non invalida, anzi. L’incoraggiamento per tutti quelli a cui è stata già diagnosticata, sono trecentomila in Italia e mezzo milione nel mondo, e ai tantissimi destinati ad entrare, purtroppo, nei conteggi nei prossimi anni.

I portabandiera italiani di questo messaggio, di forza e di fiducia, di coraggio e di volontà, si chiamano Andrea Peron, Filippo Ridolfo e Umberto Poli. Matyas Kopecky è il più giovane, diciannove anni, ed è ceko, Joonas Henttala è finlandese, David Lozano è  spagnolo, Sam Brand è inglese. Il diabete non conosce frontiere, e affratella, unisce. Un neo diabetico può finire solo al comando di una corsa ciclistica, ma non resterà mai da solo. Con il suo male, che, quando arriva, spaventa e disorienta, come tutti i mali.

L’Associazione Diabetici Ascolana, onlus locale e benemerita, opera sul territorio da oltre quarant’anni. Accoglie, riunisce ed assiste, in ogni modo, tutti i diabetici della provincia. Piervincenzo Coccia, il suo dinamico presidente da oltre un ventennio, è uno di loro. Sarà lui l’ultimo dei relatori al convegno sul tema previsto nello stand della Novo Nordisk. Orario impossibile di inizio, le 13,45, con tanti interventi in programma, auspicabilmente brevi con l’arrivo della corsa che incombe poco lontano, fra le cento torri.

I diesse Massimo Podenzana e Vassili Davidenko, russo con passaporto americano, sono le guide storiche del team, fondato nel 2005 da Phil Southerland e Joe Eldrige, accomunati dal diabete e dalla passione per il ciclismo. Arrivano entrambi nel 2008, quando la squadra di Atlanta passa al professionismo. La qualità di vita dei diabetici era migliorata invece già tanti anni prima. Le porte della speranza si erano spalancate nel 1921, grazie ai canadesi Frederick Banting e Charles Best che all’Università di Toronto estraggono con successo l’insulina dal pancreas di un cane e ne testano l’effetto con successo.

Nel 1923, in Danimarca, a Copenaghen, nasce e inizia la produzione di insulina la Novo Nordisk, ancora oggi in prima linea nella lotta non solo contro il diabete, ma anche contro altre malattie del sangue ed endocrine. All’inizio degli anni Ottanta arrivano sul mercato la prima proteina terapeutica “umana” e le prime penne per iniezione dell’insulina, sempre della Novo Nordisk, ideate dall’ingegner Jorn Rex. La guerra contro il male e la sofferenza continua. L’unica guerra che ci piace.

 

Al via la “Adriatica Ionica Race” che si concluderà ad Ascoli

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X