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Questione natura incorona i “paladini dell’ambiente”, poi al “Mazzocchi” piantano un pino marittimo

ASCOLI - Giornata conclusiva, per questo anno scolastico, del progetto promosso dall'associazione ambientalista. Nove incontri per liberare strade e parchi dai rifiuti abbandonati. Trovati anche un passeggino e 2 carrelli per la spesa
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Un centinaio di ragazzi, studenti dell’Istituto “Mazzocchi” di Ascoli, si sono rimboccati le maniche per raccogliere rifiuti lasciati in giro, nell’ambito del progetto di educazione civica “Ambientiamoci Insieme”, che si è concluso dopo 9 appuntamenti in città, insieme con “Questione Natura”.

 

Il bottino: 30 sacchi colmi di rifiuti, 50 mascherine, un passeggino e 2 carrelli per la spesa.

 

La raccolta, organizzata come una sorta di gara,  è stata un’occasione, per i ragazzi di “Questione Natura” e della scuola, per confrontarsi e scegliere le mete per il prossimo anno scolastico: Acquasanta, Arquata o Montegallo.

 

L’esperienza si è conclusa con la consegna del “Diploma di Paladino per l’Ambiente” e l’incoraggiamento a continuare su questa strada da parte degli assessori comunali di Ascoli  Donatella Ferretti e Maria Luisa Volponi. Infine un pino marittimo, donato dalla ditta Parissi, ha trovato alloggio nel  cortile della scuola.

 

La scelta, di studenti e insegnanti, è ricaduta sul pino per rafforzare il legame tra Ascoli e San Benedetto in onore della visita dei ragazzi alla “Riserva Naturale Sentina”.

 

«Piantare un albero – affermano i promotori di questa avventura – è una testimonianza della vita e crescendo i ragazzi avranno costante davanti ai loro occhi il risultato di questa giornata straordinaria».

 

I ringraziamenti di Questione Natura vanno «al Comune di Ascoli, gli assessori per la presenza, il sindaco Marco Fioravanti per la disponibilità, al preside del “Mazzocchi” Nazario D’Amato, alla vice Emanuela Gabrielli, a Francesca Faraone che ha creato gli attestati, a Roberta Mariani per l’idea di “Paladino dell’Ambiente”, a Sara Filiaggi l’aiuto nella ricerca dell’albero e, in generale, nel nostro progetto, a tutti i professori  e infine ai ragazzi che sono il cuore pulsante di tutto ciò».

 


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