La favola del Mozzano City: «È una vittoria di tutto il paese»

CALCIO - La società biancazzurra, rifondata la scorsa estate dopo anni di assenza, ha centrato al primo colpo una storica promozione in Seconda Categoria. Tanto entusiasmo e voglia di puntare sui giovani alla base del successo. Il presidente Bachetti: «Abbiamo compattato un'intera realtà intorno alla squadra»
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di Salvatore Mastropietro 

 

Si avvia alla fine una stagione intensa ed emozionante di calcio dilettanti, la prima dopo oltre un anno e mezzo di stop e sofferenze causa covid. E come sempre accade, l’annata ormai prossima alla conclusione (mancano solo i verdetti di alcuni spareggi playoff in Prima e Seconda Categoria) ha regalato diverse storie degne di nota.

 

«A volte le favole esistono ed i sogni si trasformano in realtà. Specie nello sport». Inizia così il comunicato di fine stagione del Mozzano City, formazione di calcio di Terza categoria ascolana che pochi giorni fa ha raggiunto un obiettivo che, vista com’era nata la stagione, inaspettato è dire poco: la promozione in Seconda categoria. Dopo essere giunti secondi in campionato alle spalle della Forcese, i biancoazzurri hanno sconfitto nella semifinale playoff il Real Montalto (5-1), e in finale ad Amandola la Polisportiva Piandincontro con un 3-1 per una vittoria mai messa in discussione.

 

A fine partita è scoppiata la grande gioia di squadra, dirigenti e tifosi, giunti a centinaia dalla piccola frazione di Mozzano. Una felicità dovuta non solo all’importante successo sportivo, ma soprattutto per il modo in cui tutto questo è arrivato. La società, rifondata dopo anni di assenza, è ripartita da zero scegliendo la politica di formare una squadra giovane composta esclusivamente da ragazzi del posto. La stagione era partita con numerosi interrogativi, a partire dal discorso relativo alle infrastrutture: se per gli allenamenti è stata la Parrocchia a mettere a disposizione il proprio campetto, le partite si sono giocate a Roccafluvione grazie all’accordo con il Comune di Ascoli. A ciò si aggiungeva una squadra giovane, con un’età media di 23 anni e molti ragazzi che per la prima volta giocavano a calcio.

 

Alla fine è stata gioia per tutti a Mozzano: «Questo risultato è frutto dell’essere riusciti a compattare un’intera realtà intorno alla squadra – le parole del presidente Antonio Bachetti, in dirigenza insieme al vice Giuliano De Cesare, Andrea De Santis, Gianluca Morganti, Mattia Giorgi, altri consiglieri e al primo allenatore Domenico De Angelis – fin dall’inizio l’idea era di responsabilizzare tanti mozzanesi nella dirigenza e chiedere ai giocatori di giocare solo per la maglia onorando il paese. E’ stato fatto, la società conta sedici dirigenti che insieme ai giocatori, sono tutti del paese».

 

Oltre al sostegno dei tanti tifosi («di categoria superiore»), c’è stato quello economico di tante realtà, locali e non, private e imprenditoriali, unite nella volontà di riportare entusiasmo e vitalità in paese. Il primo pensiero, al momento del triplice fischio nella finale di Amandola, è stato per Riccardo “Fiorino” Piconi, il giovane angelo del paese scomparso appena ventenne nel 2019. Molti suoi amici sono stati i protagonisti della cavalcata biancazzurra e ricordarlo era per tutti loro la prima cosa da fare, portando in campo uno stendardo con il suo volto.

 

Il Mozzano conquista la Seconda Categoria

«È stata un’emozione unica, un fatto che rimarrà nella storia del nostro piccolo paese – dice mister Marco Casali, subentrato a De Angelis, che ha bagnato così il suo esordio in panchina dopo una carriera da bomber fino in Serie D (vedi Santegidiese) -. Per una squadra appena fondata, sul piano tecnico e sociale è un miracolo sportivo. Nel giorno del raduno sapevamo delle tante difficoltà, come l’avere una squadra molto giovane in un torneo dove l’esperienza è fondamentale».

 

Era da poco terminata la vittoria promozione che, tornata la squadra in paese, anche la Parrocchia ha partecipato alla felicità del risultato raggiunto: don Giorgio Martelli, nuovo parroco da appena otto mesi, ha fatto suonare le campane a festa. «È stata una grande gioia per tutto il paese, soprattutto perché si tratta di una realtà interamente fatta da ragazzi del luogo – spiega -. E vanno sostenuti, incoraggiati perché, al di là del successo sportivo, sono il nostro futuro e dobbiamo scommettere su di loro». In attesa di preparare la nuova stagione – in cui non cambieranno affatto valori e principi – e magari di un campo da calcio tutto del Mozzano City, domenica 26 in piazza Piermanni sarà festa.

 


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