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Rifiuti abbandonati in strada, l’Arengo mette in campo telecamere mobili e fototrappole

ASCOLI - La lotta all'inciviltà dei "furbetti" continua senza quartiere. Il sindaco Fioravanti: «Nella seconda metà dello scorso anno i vari apparecchi che abbiamo installato hanno portato a un totale di 110 verbali. Più a rischio le zone periferiche, dove stiamo cercando di intervenire maggiormente»
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di Luca Capponi 

 

Lotta ai “furbetti” che abbandonano rifiuti in strada, l’Arengo continua la lotta serrata. Verso l’inciviltà e il malcostume. Telecamere mobili e fototrappole, con sanzioni in aumento. È lo stesso sindaco Marco Fioravanti a rilanciare i contorni di quella che è diventata una vera e propria crociata contro la maleducazione. Maleducazione di cui ogni giorno fioccano esempi, spesso e volentieri rilanciati di social con immagini che non lasciano spazio a dubbi.

Il sindaco Fioravanti

 

«Fin dall’insediamento della nostra amministrazione, abbiamo attivato una rete di telecamere di videosorveglianza che ci permette di andare a individuare e sanzionare chi contravviene alle regole in materia di conferimento dei rifiuti -spiega il primo cittadino-. Ottimi risultati li abbiamo avuti grazie a un’innovativa telecamera mobile abbiamo noleggiato per tre mesi, un tempo congruo per verificare le potenzialità di questo strumento: potendo liberamente e quotidianamente spostare la telecamera nelle varie zone della città, siamo riusciti a individuare alcuni incivili che sono stati prontamente sanzionati. Ottimo riscontro lo abbiamo avuto anche attraverso l’utilizzo delle fototrappole: nella seconda metà dello scorso anno, da luglio a dicembre 2021, i vari apparecchi che abbiamo installato in alcune zone della città hanno portato a un totale di 110 verbali».

 

Sindaco, il fenomeno è in aumento oppure negli ultimi tempi si è riusciti a contenerlo?

«La gran parte dei cittadini rispetta perfettamente le regole del corretto conferimento: dal 2019 a oggi, abbiamo registrato un incremento di quasi tre punti percentuali per quanto riguarda la raccolta differenziata in città. Questo vuol dire che le strategie messe in campo stanno funzionando e ne approfitto per ringraziare anche i cittadini che ci stanno sicuramente dando una mano nel migliorare il decoro urbano. Purtroppo c’è ancora qualcuno che invece abbandona i rifiuti in maniera indiscriminata: queste persone vanno individuate e sanzionate, perché questo tipo di comportamento non è tollerabile nei confronti della città e anche di tutti gli altri cittadini che invece si impegnano giornalmente nel migliorare l’immagine della nostra Ascoli».

Rifiuti abbandonati in zona Vallesenzana

 

Ci sono zone più a rischio?

«Sì, le sanzioni comminate lo scorso anno e in questi primi mesi di 2022 evidenziano come in alcune zone questo fenomeno di abbandono rifiuti sia più diffuso. Soprattutto in quelle meno centrali, dove magari il passaggio di auto e/o pedoni è meno frequente, c’è maggior rischio di imbattersi in rifiuti abbandonati. Ed è proprio lì che stiamo cercando di intervenire maggiormente».

 

C’è chi chiede telecamere e affini, è una strada percorribile? O è comunque difficile controllare un territorio tanto esteso e occorre continuare “lavorare” sulle nuove generazioni?

«Telecamere e affini sono importanti e siamo già a lavoro per incrementarne la presenza sul territorio. Controlli e sanzioni però non bastano per estirpare questa problematica, perché è praticamente impossibile arrivare ovunque e “punire” chi sbaglia. Ecco perché è importante educare fin da subito bambini e ragazzi al rispetto dell’ambiente e al mantenimento del decoro cittadino. È un lavoro che va fatto tutti insieme: Amministrazione comunale, scuola, famiglie, società sportive, centri ricreativi e tutti coloro che, in un modo o nell’altro, intervengono nella vita dei più giovani. Nelle nostre possibilità, stiamo incrementando quelle campagne di educazione e sensibilizzazione rivolte ai ragazzi, ma è fondamentale lavorare tutti insieme, a più livelli, per porre fine a questi comportamenti che sono nocivi e deleteri per ciascuno di noi e per la nostra città».


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