Paolo Canducci, capogruppo dei Verdi, in commissione bilancio
di Giuseppe Di Marco
Rete fognaria, acquedotti, depurazioni: il consuntivo di bilancio 2021 della Ciip ha chiuso con un milione di euro in meno di investimenti per San Benedetto rispetto al preventivo dell’anno passato.
Nello specifico, lo scostamento in negativo ha raggiunto 1.002.228,55 euro, nel quale spiccano i 668.984,09 euro per l’impiantistica di depurazione e i 345.455,88 euro in meno per l’acquedotto. Come evidenziato dai tecnici della Ciip, per la rete fognaria ammalorata in Via Val Tiberina, nel 2021 sono stati investiti solo 210.000 euro, perché l’azienda non ha ottenuto le necessarie autorizzazioni della Società Autostrade. Stessa storia per il depuratore di Via Brodolini, per il quale sono stati spesi appena 105.000 euro. La voce di spesa, va precisato, è stata già messa in bilancio, ma a subire i ritardi è il finanziamento concreto.
Su San Benedetto, va ricordato, l’investimento complessivo del Consorzio ammonta a 14,7 milioni: di questi, finora, ne sono stati messi in campo 7 milioni, di cui circa 2 solo nel 2021.
E’ quanto emerge nella riunione di commissione Bilancio, dove sono stati snocciolati i dati del bilancio Ciip che verrà approvato entro giovedì 30 giugno. E i numeri raffigurano una situazione difficile da gestire, con un risultato di gestione pari a 6.639.646 euro e un valore degli investimenti realizzati, che raggiunge i 20.838.052 euro. La nota dolente riguarda la grave crisi idrica che ha scosso il Piceno, portando minori ricavi per 1,7 milioni e maggiori costi per 1,2 milioni. Nell’incontro è stato fatto notare che, se non fosse stato per gli ulteriori ricavi – 2,3 milioni – provenienti dagli indennizzi della Protezione Civile, il contesto oggi sarebbe anche più grave. Il perdurare della crisi idrica, infatti, ha causato la contrazione dei consumi, ripercuotendosi sull’attivo.
Ma come quantificare la suddetta crisi idrica? La Ciip parla di una riduzione nella portata delle sorgenti pari al 56%. Rispetto a tale riduzione, il consorzio ha avviato la ricerca di nuove fonti idriche, avviando uno studio sui Monti della Laga e sulla falda acquifera del monte dell’Ascensione, e realizzando due nuovi pozzi nella galleria stradale di Forca Canapine.
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