La 61esima edizione della “Coppa Paolino Teodori” è andata in archivio con oltre duecento piloti al via, una giornata di sole, un’organizzazione perfetta e un pubblico numeroso a Colle San Marco (partenza), San Giacomo (arrivo)e lungo i 5 km del percorso. La gara è andata, per la tredicesima volta, al pilota toscano Simone Faggioli, ma i vincitori sono stati anche gli organizzatori del Gruppo Sportivo dell’Automobile Club e dello stesso Automobile Club Ascoli-Fermo.
Il presidente del Gruppo Sportivo, Giovanni Cuccioloni, tornato pilota da alcune stagioni, ha parlato della discussa variante che portato il pilota Merli a partecipare alle prove ma non alla gara. «Se doveva essere un palliativo per ridurre il problema delle velocità massime, si può accettare. Visto però che il problema riguarda solo poche vetture di vertice, non è questa la soluzione ideale. Sono molti gli addetti ai lavori che la pensano così. Anche per noi organizzatori sarebbe più efficace intervenire sull’abbassamento delle potenze e l’aumento del peso».
Tornando ai premi speciali, questi sono andati all’ascolano Pierluigi Terrani, ds del Gruppo Sportivo (“Trofeo Innocenzo Cenciarini” per le presenze al via), al teramano Gabriele Di Domenico (“Trofeo Emidio Cappelli” per il debuttante più giovane), all’osimano Antonio Angiolani (“Trofeo Bibite Paoletti” per il miglior tempo tra le auto storiche).
Questa edizione 2022 è coincisa con il centenario della nascita del pilota sambenedettese Pietro Laureati, protagonista dal 1953 al 1983 dell’automobilismo. Come pilota-gentlemen ha ravvivato lo sport piceno dalle ultime edizioni della “Mille Miglia” alla “Targa Florio”, alle numerose cronoscalate compresa naturalmente la “Coppa Teodori”. L’ingegner Laureati per vent’anni è stato anche presidente dell’allora Azienda di Soggiorno e Turismo di San Benedetto promuovendo al massimo la riviera picena.
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