Orazio Aleo, scomparso da tre giorni, non si trova: utile qualsiasi segnalazione

GROTTAMMARE - Continuano senza sosta le ricerche: la sua auto è stata ritrovata - al Belvedere del Paese Alto - chiusa a chiave, fatto che costituisce elemento valido per continuarle. A coordinare le operazioni, che fanno base alla Stazione dei Carabinieri di Grottammare, sotto il comando della Compagnia di San Benedetto, la Prefettura di Ascoli
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Orazio Aleo

 

di Maria Nerina Galiè

 

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 19 DI SABATO 2 LUGLIO

Non ci sono tracce di Orazio Aleo sulle cui tracce sono scese in campo diverse persone: Carabinieri, Vigili del fuoco, Soccorso Alpino, volontari. Continua a essere battuta la zona del Paese Alto di Grottamare, anche se nelle ultime ore il raggio d’azione si è spostato di circa mezzo chilometro, ma del 69enne non vi è traccia. Con il passare delle ore cresce ovviamente la preoccupazione dei familiari e di tutti quelli che lo conoscono. La speranza è che la ricerca possa dare i frutti sperati entro il weekend.

 

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Non si trova il 69enne di Grottammare di cui si sono perse le tracce mercoledì 29 giugno. E di certo qualsiasi segnalazione, un avvistamento prima o dopo la scomparsa, un fatto, può essere utile ai Carabinieri per capire che fine abbia fatto Orazio Aleo.

 

Aleo, originario di Roma, è pensionato, sposato con figli. Una vita dai contorni apparentemente tranquilli, stando alle testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine, in prima linea la Compagnia dei Carabinieri di San Benedetto guidata dal comandante Francesco Tessitore, a cui è spettato il compito di ricostruire gli ultimi momenti “noti” della vita dell’uomo.

 

Ma le ricerche – che, dalla stessa sera della scomparsa, stanno coinvolgendo, oltre ai Carabinieri, anche i Vigili del fuoco, il Soccorso Alpino, ed i volontari della Protezione civile – proseguono perché non ci sono i presupposti per interromperle. A determinarlo  è il fatto che l’auto dello scomparso è stata ritrovata, al Belvedere del Paese Alto di Grottammare, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione, e chiusa con la chiave.

 

Le operazioni sono coordinate dalla Prefettura di Ascoli e la cui base è la stazione dei Carabinieri di Grottammare, rallenteranno durante per la notte – anche se pattuglie continueranno a cercare laddove possibile con il buio – per proseguire domattina, 2 luglio.

 

Fino ad oggi non sono stati risparmiati mezzi o tecniche. Sono infatti scesi in campo unità cinofile, anche molecolari, operatori esperti di tecniche speleo alpino fluviali e persino l’elicottero dei Vigili del fuoco.

 

Subito dopo la scomparsa, la prima ipotesi degli inquirenti è stata quella che il 69enne avesse potuto compiere un gesto estremo: al di sotto del Belvedere c’è uno strapiombo di oltre 50 metri.

 

Per questo è stato scandagliato minuziosamente tutto il  costone del promontorio che dal Belvedere domina il paese di Grottammare: fortunatamente, è il caso di dirlo in questa fase, senza l’esito temuto.

 

C’è quindi la possibilità che Aleo si sia allontanato a piedi inoltrandosi nei sentieri della boscaglia che sovrasta Grottammare. Potrebbe essere caduto? Aver avuto un malore? Perso l’orientamento? Ogni angolo sarà battuto per continuare a cercarlo.

 

Le indagini vanno avanti a tutto campo e nulla si esclude al momento, nemmeno che il suo sia stato un allontanamento volontario, magari con qualcuno con cui aveva appuntamento dove è stata ritrovata l’auto. 

Orazio Aleo


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