La pista ciclabile di Viale dello Sport
di Giuseppe Di Marco
Sono in molti, fra cittadini e turisti, ad avvertire l’esigenza di riqualificare la pista cilabile di Viale dello Sport. In special modo un tratto, quello che va dal comando dei Carabinieri alla curva sotto la sopraelevata: circa 1,5 chilometri di percorso che, per un ciclista, si trasformano in un incubo di salti e tremolii ingiustificabili.
Un tratto di asfalto spaccato
La realizzazione del segmento in questione risale all’amministrazione comunale guidata da Paolo Perazzoli, mentre la parte che va da Via San Pio X fino alla Scuola “Curzi” è più recente: veniva infatti completata nel 2012 da Giovanni Gaspari.
Il problema non è affatto difficile da spiegare, ed anzi basterebbe fare una passeggiata su questo tragitto per capire di cosa si tratta. Manto spaccato dalle radici, piano irregolare, cordoli divelti: il tutto coperto da una fitta vegetazione di siepi e oleandri che corre parallelamente alla ferrovia, conferendo al panorama un minimo di grazia.
I cordoli divelti
Ma ai ciclisti questi problemi sono evidenti e si ripresentano tutti i giorni da anni. Sicuramente, l’incuria in cui versa questa pista non rende onore ad una città che ha l’ambizione di essere il fiore all’occhiello delle Marche per qualità dell’accoglienza turistica.
E c’è di più: questo tragitto è stato ideato e realizzato per favorire quella mobilità dolce di cui San Benedetto ha assoluto bisogno. Infine va ricordato che il tratto in questione mira ad unire il centro cittadino con i quartieri di Porto d’Ascoli. Però nessuno di questi obiettivi può dirsi raggiunto, se la pista viene sistematicamente abbandonata a se stessa e non si interviene per renderla maggiormente fruibile.
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