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Tragedia a Montefiore: Alessandro Butta muore a 64 anni

MONTEFIORE - Era originario di Milano, da anni viveva nel borgo piceno insieme con la famiglia e lavorava nell'azienda agricola "La Campana". Era conosciuto in tutta Italia per le sue ricerche nel campo dei colori naturali. Le commoventi parole del sindaco di Montefiore
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Alessandro Butta (foto facebook)

 

di Maria Nerina Galiè

Un terribile incidente nella campagna di Montefiore è accaduto nella serata di oggi, 9 luglio. Per cause che saranno ricostruite dai Carabinieri, intervenuti sul posto, un uomo di 64 anni, Alessandro Butta, è morto a causa delle gravissime lesioni riportate dopo che il trattore, sul quale stava lavorando, è finito sotto una scarpata. Non alta, si tratta di un volo di circa tre metri, ma è stato sufficiente a provocare la tragedia poiché il mezzo agricolo ha preso in pieno l’uomo che è rimasto incastrato sotto.

 

I soccorritori arrivati immediatamente a bordo della Potes del 118 di Offida si sono subito resi conto della gravità della situazione. Con loro, per tentare di salvare l’uomo raggiungendolo nella scarpata in cui era finito, anche i Vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto. E’ spettato a loro in delicato compito di estrarre la vittima da sotto il trattore, con l’ausilio di apposite tecniche che prevedono l’utilizzo di cuscini gonfiabili.

 

Nel frattempo era stato allertato anche l’elisoccorso che si è levato in volo notturno per atterrare nel piazzale della Imac, un’azienda che si trova vicino al luogo dove è avvenuto il fatto.

 

Purtroppo però, per il 64enne, ormai non c’era più nulla da fare.

 

Alessandro Butta era originario di Milano ma da anni viveva a Montefiore, insieme con la sua famiglia, e lavorava per l’azienda agricola “La Campana”.

Butta era conosciuto in tutta Italia per la sua attività di ricerca nel campo dei colori naturali, ma anche del legno e degli animali.

Ecco le toccanti parole del sindaco di Montefiore, Lucio Porrà, anch’egli rimasto senza parole dopo la tragedia: «Quando si dice “chi trova un amico trova un tesoro”, questo era Alessandro. L’incontro con Alessandro appena arrivato da Milano verso la fine degli anni ottanta è stato subito empatico forse perché anche coetaneo.
Gli incontri successivi sono stati sempre pieni di sorprese e di suggestioni, perché si parlava di tutto specialmente delle sue tante attività di ricerca nel mondo dei colori naturali, del legno, degli animali, non c’era un campo che non conoscesse. Grazie Alessandro delle tua Amicizia e dei tuoi insegnamenti». 

 

 


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