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«Definire “brutti” e non “criminali” certi episodi, vuol dire mettere la testa sotto la sabbia»

SAN BENEDETTO - Lo afferma il consigliere Bagalini (Fratelli d'Italia), dopo l'ultimo fatto relativo allo sfondamento della porta dell'abitazione di una 90enne in via Laberinto: «Fatti che    potrebbero portare ad un pericoloso "nervosismo sociale" e sfociare in un errato auto giustizialismo»
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Nicolò Bagalini (Fratelli d’Italia)

 

«Nonostante l’estate sia entrata da poco, sono già molti gli episodi gravi avvenuti in riviera», afferma il consigliere comunale Nicolò Bagalini (Fratelli d’Italia), che continua con l’appello al sindaco Antonio Spazzafumo ed al vice Tonino Capriotti, di non prendere sotto gamba i fatti degli ultimi giorni: «La sicurezza, come l’ istruzione e la sanità, non potrà mai essere considerata una inutile spesa, bensì un investimento». Il monito: «Se si continua a non dare la giusta attenzione a questa problematica, prima o poi ci scappa la disgrazia».

 

Bagalini parla anche alla luce di un episodio, accaduto due notti fa:«L’ultimo grave fatto si è registrato in via Laberinto, una delle tante vie del centro prese in “ostaggio” da alcuni  giovani che hanno sfondato il portone di una anziana signora di 90 anni, causando alla mal capitata un fortissimo spavento.

Eppure – ricorda il consigliere – da tempo i residenti della zona avevano segnalato grandi disagi, tanto da rivolgersi, mediante il presidente del comitato di quartiere, al prefetto tramite un esposto di appena dieci giorni fa, chiedendo maggiori controlli e l’operatività delle telecamere.

 

“Sicurezza è qualità della vita” sosteneva qualche tempo fa l’attuale vicesindaco Tonino Capriotti, peccato però che, come troppo spesso gli succede, il passaggio dalle parole ai fatti risulti essere un percorso sempre più difficile e tortuoso.
Del resto l’attivazione della sala operativa sicurezza era uno dei punti del programma che Spazzafumo avrebbe dovuto attivare nei primi 100 giorni e invece non se ne vede traccia.

Dove sono finite le proposte di mozioni riguardanti la mala movida che lo stesso Tonino Capriotti proponeva durante l’ amministrazione Piunti?

 

Stupri, risse, rapine con armi bianche, spaccio di droga, atti vandalici che per un niente non sono degenerati in tragedia, piazze, strade, vie usate come “urinatoi” a cielo aperto.

 

Definire questi episodi brutti e non criminali, come sostenuto dal Sindaco Spazzafumo, vuol dire mettere la testa sotto la sabbia e confermare l’incapacità di gestire questa grave e allarmante escalation di fatti criminosi.

 

Tutti questi fatti – conclude Bagalini – contribuiscono ad accrescere ansia e stress nei residenti che vivono in queste zone; fatti che potrebbero portare ad un pericoloso “nervosismo sociale” e sfociare in un errato auto giustizialismo».

 

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