Sfiducia per Spazzafumo, ma l’Amministrazione rimarrà in piedi «fintanto che c’è trasparenza»

SAN BENEDETTO - L'Amministrazione va avanti, ma la maggioranza costringe all'angolo Libera e boccia almeno due assessori: Domenico Pellei (Bilancio) e Laura Camaioni (commercio). Il rimpasto è dietro l'angolo
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La maggioranza sfiducia il sindaco e poi si ricompatta attorno al progetto amministrativo

 

di Giuseppe Di Marco

 

Si andrà avanti, ma solo se «i consiglieri verranno informati e consultati preventivamente» rispetto alle scelte da prendere. E’ questo il verdetto di Rivoluzione Civica, forza politica che assieme a San Benedetto Viva ha sfiduciato il sindaco Antonio Spazzafumo durante il Consiglio comunale di lunedì 18 luglio.

 

La lista, guidata in assise da Simone De Vecchis, due giorni dopo la seduta in emiciclo afferma la propria volontà di proseguire nell’esperienza amministrativa iniziata 9 mesi fa, ma a patto che le cose, in maggioranza, cambino, Radicalmente.

Simone De Vecchis, capogruppo di Rivoluzione Civica

 

«Il Consiglio comunale di lunedì sera ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno, che un’Amministrazione non può prescindere dalla propria maggioranza politica – scrivono De Vecchis, Silvia Laghi e Luciana Barloccianche ove questa fosse composta da sole liste civiche. Purtroppo riscontriamo che il principio fondamentale di tutte le istituzioni democratiche per il quale l’assemblea elettiva detta gli indirizzi all’esecutivo, non fosse ben chiaro a qualcuno nonostante continue, ripetute ed esplicite richieste di far valere questo diritto. Noi siamo e restiamo sinceri e leali sostenitori dell’Amministrazione Spazzafumo, ma ancora di più siamo leali e coerenti nei confronti dei sambenedettesi: questa nostra partecipazione non si fonda su una delega in bianco a sindaco e giunta.

 

Rivendichiamo il diritto, che vale per tutti i consiglieri di maggioranza, di essere informati e consultati preventivamente e non a giochi fatti, e di poter far valere i nostri indirizzi nelle scelte importanti, con lo scopo ultimo di realizzare il programma di governo presentato ai cittadini in campagna elettorale e per il quale siamo stati votati. Il programma era e rimane la stella polare della nostra azione. La trasparenza e la partecipazione due capisaldi irrinunciabili».

Giorgio De Vecchis, capogruppo di San Benedetto Viva

 

San Benedetto Viva e poi Centro Civico Popolare, d’altro canto, hanno avuto modo di esprimere nettamente la posizione assunta in Consiglio, concentrandosi nel merito delle delibere votate.

 

«Il Consiglio comunale è l’organo d’indirizzo e quindi deve far capire alla giunta e agli uffici quello che dovrebbe essere il controllo sulla partecipata – ha aggiunto Giorgio De VecchisIo in passato ho chiesto diverse cose alla Ciip, una società che fa molti investimenti e che pertanto ha una tariffa, relativa ai costi di produzione della nostra acqua, remunerante. Ma io da anni chiedo al consorzio una serie storica degli investimenti rispetto ai consumi e alle utenze nei territori. Quindi noi dovremmo avere preventivamente dalla Ciip questo tipo di dati, perché altrimenti che tipo di controllo potremmo mai esercitare?»

Fabrizio Capriotti, capogruppo di Centro Civico Popolare

 

«Questa discussione fa parte di un confronto per cercare di trovare insieme la giusta via – ha invece dichiarato Fabrizio Capriotti, capogruppo dei cattolici – Il progetto sicurezza è un tema molto sentito da tutta la città e da me personalmente, perché da ex presidente di comitato di quartiere l’ho vissuto direttamente. Noi vogliamo fare qualcosa di più di quello che hanno fatto le precedenti amministrazioni. Finora, onestamente, non ci siamo tanto riusciti su questo tema. Oltre che fare pressione alle forze di pubblica sicurezza, che in parte hanno risposto mettendo in campo nuove forze, abbiamo assunto nuovi soggetti in Polizia Municipale». I centristi, combattuti sulla delibera – che conteneva anche lo stanziamento per la Festa della Marina – si sono dunque astenuti.

 

Dulcis in fundo, nemmeno Libera si è tirata indietro, facendo capire che, a parte i bisticci quotidiani, le posizioni ottenute in giunta non si toccano. E la questione scottante è proprio lì, visto che un’eventuale verifica di maggioranza potrebbe passare anche per un rimpasto di giunta. Sulla graticola, ad oggi, potrebbero esserci Domenico Pellei e Laura Camaioni.

 

Stefano Gaetani, capogruppo di Libera

«Siamo l’unico gruppo che ha votato positivamente perché credevamo fortemente nelle delibere che sono state portate in Consiglio – ha messo in chiaro Stefano GaetaniIl contrasto all’abusivismo peraltro è un punto cardine del programma di mandato di Antonio Spazzafumo, per cui in assise abbiamo fatto la nostra scelta. Io continuerò ad essere consigliere comunale finché me ne verrà dato motivo. Ho massima fiducia in Spazzafumo e in tutta la giunta. Forse sono quelli che hanno bocciato la variazione a dover dare spiegazioni. Sia quel che sia, Camaioni per me è il miglior assessore che Libera potesse esprimere. E l’autonomia del Consiglio, voglio ricordarlo, finisce dove inizia quella del sindaco. Di certo non può decidere la sorte degli assessori».


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