Piazza San Pio X, Alfredo Isopi: «Il quartiere Marina di Sotto non ne può più, servono date»

SAN BENEDETTO - Esplode la protesta del comitato di quartiere: i residenti lamentano la mancanza di servizi, i frequenti e irrisolti allagamenti, l'assenza di una viabilità adeguata alle esigenze dei suoi abitanti
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Il presidente di comitato Marina di Sotto, Alfredo Isopi, esige soluzioni per il suo quartiere

 

di Giuseppe Di Marco

 

Che il quartiere Marina di Sotto abbia esaurito la pazienza risulterebbe chiaro a chiunque. Tra servizi mancanti, viabilità lacunosa e degrado, la zona “cerniera” fra il centro di San BenedettoPorto d’Ascoli soffre di un senso di abbandono che non è certo nato ora, e che decennio dopo decennio non è stato affrontato dalle amministrazioni di Viale De Gasperi.

 

A farsi carico delle proteste, ancora una volta, è Alfredo Isopi, che a giugno è stato riconfermato presidente di comitato dopo esser stato per 5 anni al vertice della stessa associazione. «Sono quattro decenni che questo quartiere aspetta la piazza di fronte alla chiesa – attacca  Isopi – adesso è stato firmato un accordo con un nuovo privato per realizzare il piano particolareggiato e quindi costruire la piazza e la rotatoria all’incrocio fra Via San Pio X e viale dello Sport».

Una porzione del terreno su cui dovrebbe sorgere Piazza San Pio X: il lotto è attualmente adibito a parcheggio pubblico

 

In teoria, gli accordi prevedono la realizzazione della piazza a spesa del privato, Arcadia61, entro 3 anni. Gli accordi però potrebbero essere soggetti a modifiche. «Si dice che prima verranno realizzati i volumi che interessano al privato – continua Isopi – mentre la piazza non vedrà la luce per chissà quanto tempo. Ci sentiamo stanchi di essere presi in giro, e non possiamo sopportare che ciò avvenga un’altra volta. Al sindaco e alla giunta, quindi, chiediamo tempistiche concrete, e chiediamo che queste vengano rispettate senza possibilità di deroga».

 

Ma nel pentolone di Marina di Sotto c’è molto altro. Il quartiere, nonostante la realizzazione di una vasca di sollevamento delle acque, soffre di depressione idraulica. Diverse vie di zona, inoltre, risultano impercorribili.

 

«Oltre alla piazza, ci sono questioni molto più concrete che devono essere risolte in breve tempo – conclude il presidente di comitato – Ad esempio lo stato di Via Serpieri, che con i recenti fenomeni meteorologici si è completamente allagata. E vogliamo parlare della viabilità? Via Volta, con tutti quei cantieri relativi al bonus 110%, non è più praticabile. Qui ci abitano centinaia di persone, ma ogni giorno è una lotta impossibile. Infine in Via Lombroso bisogna fare al più presto la rotatoria prevista dal piano particolareggiato. Solo così il traffico locale verrà seriamente alleggerito. Ma bisogna agire ora: siamo stufi di aspettare».


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