Novant’anni del Lungomare: un docufilm per ripercorrere la storia

SAN BENEDETTO - L'evento organizzato dal Circolo dei Sambenedettesi alla Palazzina Azzurra ha registrato il tutto esaurito. Proclamati soci ad honorem don Patrizio Spina, Marcello Sgattoni e Giulio Azzari
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La Serata Azzurra del Circolo dei Sambenedettesi, alla Palazzina Azzurra di San Benedetto, ha visto un grande pubblico che ha riempito tutti i posti a sedere nonostante il freddo della giornata piovosa.

 

Il tema era l’anniversario dei 90 anni del Lungomare a cui è stato dedicato un film realizzato da Giancarlo Brandimarti e Devis Camilli per il Circolo che rimarrà alla città come ricostruzione del percorso che ha condotto negli anni Trenta a trasformare il piccolo borgo peschereccio in centro turistico di rilievo nazionale.

 

Il saluto del sindaco Antonio Spazzafumo e dell’assessore alla cultura Lina Lazzari ha infatti sottolineato l’importanza di questo passaggio fondamentale per la storia cittadina e il ruolo che il Lungomare ancora riveste nell’offerta turistica sambenedettese.

 

Al centro della rievocazione è stata la figura umana e l’opera progettuale di Luigi Onorati, ingegnere capo del comune che con geniali intuizioni, come ha ricordato Giuseppe Merlini, storico e archivista del Comune, ha dotato la città di strutture come lo stesso Lungomare, la Palazzina Azzurra, il Mercato Ittico e la Colonia Marina Gil.

 

Ancora oggi queste opere rimangono come segni forti dell’assetto urbanistico cittadino e ne segnano il volto paesaggistico. Apprezzata l’esibizione di Lito Fontana star internazionale nell’esenzione al trombone e Sabrina Gentili al piano che hanno dato all’incontro una dimensione musicale molto gradita dal pubblico e apprezzata nella versione finale di “Nuttate de Lóne” in un arrangiamento molto originale.

 

Le scenette in dialetto della Ribalta Picena che hanno ricostruito il confronto che si aprì a San Benedetto tra fautori e detrattori del nuovo Lungomare hanno divertito il pubblico e restituito un dibattito vivace e popolare veramente accaduto in quegli anni.

 

La serata si è completata con la proclamazione dei soci ad Honorem, tre figure molte legate alla città e al circolo, don Patrizio Spina, Marcello Sgattoni e Giulio Azzari e la attribuzione al professor Fabrizio Pesando, archeologo e protagonista degli scavi al paese alto, del titolo di Sambenedettese di adozione.


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